Umbria, ‘cyber’ crimini: lavoro intenso nel 2015

Polizia postale e delle comunicazioni alle prese con pedopornografia, ‘financial cybercrime’ e ‘cyberterrorismo’: un arresto e quattordici denunce

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Un arresto e quattordici persone denunciate. Questo il risultato dell’attività 2015 della polizia postale e delle comunicazione in Umbria, indirizzata alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica: attenzione in particolar modo al ‘financial cybercrime’, alla pedopornografia e al ‘cyberterrorismo’.

Pedopornografia Una persona in manette, tre denunciate ed otto denunce di vittime di adescamento online nell’attività investigativa; 292 siti monitorati e 88 inseriti – 179 in totale – in ‘black-list’ nell’attività di prevenzione della polizia postale nel 2015: i social network continuano ad essere le piattaforme più a rischio in tal senso. Per lo scambio di materiale invece aumentato l’utilizzo della cosiddetta ‘darknet’, spazio web nascosto dove è più facile mantenere l’anonimo.

18 attacchi informatici rilevati nell’anno che sta per concludersi, che hanno portato a tre indagini avviate, dieci perquisizioni, quaranta monitoraggi e undici persone denunciate: su questo fronte il compartimento di Perugia, a luglio, ha portato a termine un’indagine che ha consentito l’individuazione dei componenti di un gruppo di giovani hacker, autori di attacchi ai danni si sistemi informatici di siti istituzionali, imprese private, istituti scolastici, università ed enti di ricerca. Su tutti, nel 2015, è risultato molto insidioso il ‘cryptolocker’. Per quel che riguarda l’anno giubilare è stato avviato la polizia postale ha avviato un costante monitoraggio dei siti legati all’evento.

‘Financial cybercrime’ Conclusa a giugno – in collaborazione con Interpol, polizia spagnola, polacca, inglese, belga, georgiana, camerunese e nigeriana un’attività di indagine che ha portato all’arresto di 62 persone (prevalenza camerunese e nigeriana), responsabili di attacchi infortmatici e truffa ai danni di piccole e medie aziende con sede in Italia e all’estero: la polizia spagnola, per ringraziare i colleghi italiani, ha consegnato a novembre un riconoscimento agli agenti umbri. Il ‘phishing’ e la clonazione di carte di credito i fenomeni più consueti.

‘Cyberterrorismo’ Intensa attività anche in questo caso per il compartimento della polizia postale di Perugia: 160 spazi web verificati, 27 monitorati, 6 accertamenti in cooperazione con altri enti e 12 spazi web segnalati dai cittadini. Lavoro costante per l’individuazione forme di proselitismo e segnali precoci di radicalizzazione in rete, iniziative di natura razzista, xenofobe, di sessuofobia o ispirate a reati di odio. Fondamentale per la crescita delle aspettative di sicurezza del cittadino il portale del commissariato online (63 le denunce presentate con il mezzo ‘virtuale’), strumento che consente di usufruire dei servizi di segnalazione, informazione e collaborazione con la polizia postale e delle comunicazioni.

Un fenomeno dilagante è quello legato al ‘cyberbullismo’ – registrati suicidi di alcuni adolescenti – e di tutte le forme di uso distorto della rete da parte dei giovanissimi: per questo sono state riproposte delle iniziative di prevenzione, in particolare il progetto ‘Una vita da social’. La parte itinerante ha visto il truck appositamente allestito fare tappa ad Orvieto e Spoleto con testimoniali quali il musicista Lorenzo Cantarini e l’attrice Serena Autieri. Nel prossimo febbraio previste ulteriori due tappe ad Assisi e Foligno. In generale sono stati realizzati numerosi incontri su tutto il territorio umbro: coinvolti 42 istituti scolastici e 6 mila e 760 studenti.

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