Umbria, si risparmia: gli enti vendono

di U.M.

Crisi e tagli alla spesa pubblica colpiscono anche la giustizia e allora non si butta via niente. Si vende, quasi si regalano, i beni non più utilizzati. Quello che non serve più alla pubblica amministrazione, ma che si può ancora utilizzare, non viene più mandato al macero, bensì è offerto ad enti e associazioni che potrebbero averne bisogno.

Le regole Il dispositivo che regola la vendita è chiaro: «La Commissione per il fuori uso presso la Corte di appello di Perugia ha autorizzato la cessione agli Enti individuati dall’art. 14, co. 2 D.P.R. 254/02 del bene sottoposto all’esame dal Consegnatario con nota del 21/10/2015. Trattasi di materiale informatico vario (pc, monitor, stampanti, fax ed un telone per proiettore da muro), beni per i quali è stato accertato il deterioramento e la mancanza di funzionalità per le esigenze dell’ufficio. Per ogni informazione gli Enti interessati all’eventuale cessione gratuita e al successivo ritiro potranno contattare, entro e non oltre il 31/03/2016 il consegnatario economo, al seguente numero di telefono 075/5405236-646 nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00».

La macchina Un destino che era toccato anche alla vecchia Tipo bianca, con lampeggiante, che per tanti anni ha fatto la spola tra i vari uffici giudiziari. «Cinque porte, benzina, colore bianco, targato …, immatricolata nel 1993. Si precisa che in caso di interesse all’acquisizione, il veicolo dovrà essere consegnato privo di targa, carta di circolazione e documenti assicurativi».

Gli enti Ad usufruire dell’opportunità, secondo la legge, sono la Croce rossa italiana, la Misericordia di Magione, l’associazione di pubblica assistenza Croce bianca, la Fraternità di misericordia di Assisi, il gruppo comunale di volontari di Protezione civile di Assisi, quello di Bastia Umbra, quello di Corciano, di Gubbio, di Marsciano, di Spello, di Torgiano e di Umbertide e l’Ufficio scolastico regionale.

Gli esempi I precedenti bandi avevano riguardato mobilio vario e di materiale informatico di vario genere (tipo pc, monitor, stampanti) per i quali era stato accertato il deterioramento e la mancanza di funzionalità per le esigenze dell’ufficio. In un altro caso, invece, si trattava di un armadio metallico ed una rilegatrice, per i quali era stato accertato il deterioramento e la mancanza di funzionalità per le esigenze dell’ufficio.

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