Università ‘a caccia’ di matricole a Terni

Al via il ‘salone dell’orientamento’. Attesi oltre 1.300 studenti al PalaSì. Oliviero: «Intercettare il talento per offrire la giusta formazione»

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di Alice Tombesi

Volti curiosi quelli dei ragazzi che hanno visitato il ‘salone dell’orientamento’ allestito a Terni nella giornata inaugurale di mercoledì e che proseguirà anche giovedì dalle ore 8.30 alle 13 al PalaSì in piazza della Repubblica. È il sesto anno che l’università di Perugia organizza l’evento sul territorio ternano per consigliare i giovani uscenti dall’ultimo anno di scuola superiore nella scelta del futuro universitario e rispondere alle loro domande. Sono previsti più di 1.300 studenti alla ricerca del desk giusto, sedici in tutto tra medicina economia lettere farmacia ingegneria, per capire quale sia il corso di studi più adatto a loro.

Intercettare i talenti

Giovani matricole che prima di dover scegliere l’università giusta, dovranno saper ‘intercettare il proprio talento’, come afferma il rettore Maurizio Oliviero: «L’università sarà poi in grado di mettergli a disposizione strumenti, maestri e da giugno anche una prospettiva internazionale». Dopo Foligno e Assisi il salone arriva anche a Terni dove, dichiara il sindaco Latini, «stiamo ragionando sul potenziamento dell’università di Terni per individuare anche quali possano essere delle linee di sviluppo concrete in prospettiva di lungo periodo che possano guidare dal punto di vista infrastrutturale, della didattica e ricerca quello che è il futuro della nostra università».

Terni per la prima volta è ‘Sharp’

E mentre giovani menti hanno in prospettiva di scappare dall’Umbria o dall’Italia – «andrò a Bologna, voglio muovermi in una città più grande di Terni», confessa un ragazzo – molti altri prenderanno in considerazione l’università di Perugia che, con sedi di studio anche a Terni, offre un’offerta formativa ampia che copre quasi tutte le facoltà, da medicina a ingegneria a lettere. Prossimo evento in scaletta sarà lo ‘Sharp’, la notte europea dei ricercatori, dove per la prima volta Terni è stata scelta come una delle città sede dell’evento. Una buona base di partenza dove grande speranza è riposta nei giovani perché, secondo Oliviero, «la povertà di un territorio prima che economica è una povertà culturale. I nostri giovani devono investire sulla conoscenza per rendersi più ricchi e diventare leva di sviluppo a partire da questa regione».

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