Università, poco lavoro per i laureati umbri

Lo studio ‘AlmaLaurea’ è impietoso: una ‘tesi’ a Perugia o a Terni pesa poco

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Il rapporto si chiama ‘AlmaLaurea’, è un report sulla condizione occupazionale dei laureati e per realizzarlo sono stati coinvolti quasi 490 mila laureati di 65 università. L’indagine ha riguardato complessivamente 8.807 laureati dell’Università di Perugia.

La metodologia I dati riportati riguardano solo i laureati triennali e magistrali biennali usciti nel 2013 e intervistati dopo un anno e i laureati magistrali biennali usciti nel 2009, intervistati dopo cinque anni. L’indagine ha coinvolto, con un tasso di risposta dell’85%, 2.587 laureati triennali e 1.286 laureati magistrali biennali usciti dall’Università di Perugia nel 2013 e intervistati nel 2014.

L’occupazione Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali è pari al 37%, la media nazionale è del 41%. Tra gli occupati triennali dell’Università di Perugia, il 27% è dedito esclusivamente al lavoro, mentre il 10% coniuga la laurea magistrale con il lavoro. Chi continua gli studi con la laurea magistrale è circa il 54,5%, un valore pressoché identico alla media nazionale (54%): il 44% è impegnato esclusivamente nella laurea magistrale, mentre, il 10% studia e lavora. Il 16%, non lavorando e non essendo iscritto alla laurea magistrale, si dichiara alla ricerca di lavoro.

Il lavoro stabile A un anno dalla laurea, 35 laureati occupati su cento di primo livello di Perugia (la media nazionale è del 33%) dichiarano di avere un lavoro stabile. Gli occupati che non hanno un lavoro stabile rappresentano il 64% (prevalentemente con contratti a tempo determinato, mentre il 14% è senza contratto). Il guadagno (calcolato su chi lavora solamente) è in media di 905 euro mensili netti. A livello nazionale è di 1.008 euro.

Numeri bassi A dodici mesi dalla conclusione degli studi, risulta occupato il 49,5% dei laureati magistrali, mentre la media nazionale è del 56%. Il 14% dei laureati continua la formazione (a livello nazionale è il 14%). Chi cerca lavoro è il 36% dei laureati magistrali di Perugia, è il 30,5% per il totale dei laureati. A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per 32,5 laureati occupati su cento di Perugia, poco meno della media nazionale (34%). La precarietà riguarda il 67% del collettivo (prevalgono i contratti a tempo determinato; mentre i senza contratto sono il 7%).
Il guadagno è di 957 euro mensili netti, contro i 1.065 del complesso dei laureati magistrali.

Medio periodo I laureati biennali magistrali di Perugia del 2009, intervistati a cinque anni dal titolo, sono 1.286, con un tasso di risposta del 71%. Il 79% è occupato, valore lievemente inferiore alla media nazionale, pari all’81%. Il 7% risulta ancora impegnato nella formazione (è il 6,5% a livello nazionale). Chi cerca lavoro è il 14% contro il 12% del complesso dei laureati. La quota di occupati stabili cresce apprezzabilmente tra uno e cinque anni dal titolo, raggiungendo il 58% degli occupati (è il 70% a livello nazionale). Le retribuzioni nominali arrivano, a cinque anni, a 1.231 euro mensili netti (sono 1.356 euro a livello nazionale).

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