Valnerina fra crisi e un turismo fatto di grandi opportunità: a Cascia un convegno dedicato

Appuntamento il 28 ottobre alle 15.30 nella sala polivalente

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Il 28 ottobre la Fisascat Cisl Umbria organizza a Cascia, dalle 15.30 presso la sala polivalente della cittadina umbra, un convegno sul turismo e le sue prospettive tra crisi pandemica e crisi energetica. Interverranno Paola Agabiti (assessore regionale al turismo), Mario De Carolis e Nicola Alemanno (rispettivamente sindaci di Cascia e Norcia), insieme a Simone Fittuccia (presidente regionale Federalberghi). Coordinata la tavola rotonda il segretario regionale della Fisascat Cisl Umbria, Valerio Natili.

Le ragioni della scelta

«La scelta sul luogo del convegno – spiega Sergio Sabatini della Fisascat Cisl Umbria – è ricaduta in questa zona della regione perché riteniamo che sia un’area con un immenso patrimonio storico, artistico e culturale, al pari di altre aree dell’Umbria. Purtroppo la mancanza di infrastrutture dovuta alla lentezza con cui sta procedendo la macchina organizzativa della ricostruzione post terremoto, il tutto aggravato da una crisi dietro l’altra, prima la pandemia e successivamente l’aumento dei costi energetici, la rende ancora vulnerabile e sensibile ad episodi come quelli sopra citati».

«Un turismo ‘nuovo’, grande opportunità»

«Le zone di Cascia e Norcia – prosegue Sabatini – partendo dalla Cascata delle Marmore come porta d’ingresso della Valnerina, rappresentano per alcuni versi un turismo nuovo, più ecosostenibile e che coglie l’opportunità di far crescere tutta la sua filiera, per creare quel volàno in modo da rendere competitiva pure questa zona geografica. Non vogliamo che la pandemia e la crisi energetica mettano a rischio i buoni risultati ottenuti nel 2021 e 2022 dalla notra regione, che ha visto anche quest’ultimo fine settimana, grazie al perdurare del bel tempo, un numero consistente di turisti soprattutto provenienti da fuori regione. Il ponte delle festività di Ognissanti ci fa prevedere un buon afflusso di turisti e ci obbliga a trovare una soluzione al più presto».

«Il lavoro abbia una giusta retribuzione»

Secondo l’esponente della Fisascat Cisl, «la chiusura per il caro bollette di alcune strutture ricettive e punti di ristoro nelle province di Perugia e Terni, sta ricadendo sulle lavoratrici e sui lavoratori di quel settore già in sofferenza dal 2020 con il lockdown. Si parla in oltre di lavoratori stagionali, a volte anche senza un regolare contratto, che ci chiedono sindacalmente un supporto e di essere ascoltati. Purtroppo molte di queste figure sono andate perse, la necessità di ritrovare immediatamente una nuova ricollocazione li ha portati a guardare lavori diversi con mansioni diverse dal settore del turismo. La Fisascat Cisl – conclude Sergio Sabatini – risponde presente alle richieste dei lavoratori, cercando di coinvolgere tutti gli attori per un rilancio del settore che passi attraverso la formazione del personale, la giusta occupazione e soprattutto un lavoro, che non deve essere un lavoro povero ma giustamente retribuito».

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