Volley, Sir e Bartoccini murate da coronavirus

Salta il ritorno Champions con i siberiani del Novy Urengoy: rinvio o vittoria a tavolino le ipotesi in campo. Le ragazze di Bovari, fermate prima di scendere in campo, protestano

Condividi questo articolo su

La Sir Sicoma Monini Perugia informa di aver ricevuto dalla Cev comunicazione ufficiale riguardante il match Perugia-Novy Urengoy che doveva essere in programma martedì 10 marzo al PalaBarton. La Cev comunica che tale match non avrà luogo e che informerà per le successive decisioni in merito. Due le ipotesi in campo: spostamento in altra sede e vittoria a tavolino per i perugini. Da escludere l’ipotesi rinvio sine die, che stravolgerebbe i calendari europei.

Fermata la Bartoccini

A poche ore dal fischio d’inizio, la Bartoccini Perugia (volley femminile) è stata fermata prima di scendere in campo contro la Savino del Bene. Il comunicato della Lega Pallavolo Serie A Femminile è stato postato sul profilo ufficiale della squadra perugina, che si sta giocando la salvezza ed era già ovviamente in sede.

«Agiamo con senso di responsabilità nei confronti delle atlete e degli staff delle nostre squadre – ha dichiarato il presidente di lega Mauro Fabris – dispiace solamente che autorità politiche e sportive che hanno più responsabilità di noi abbiano generato una situazione non chiara che ha causato solo caos e paure. Scrivere, come fa il governo, che si può disputare gli eventi sportivi a porte chiuse ma contemporaneamente limitare la mobilità dentro e fuori le cosiddette ‘zone rosse’, è qualcosa di assolutamente incomprensibile. Se poi il Ministro dello Sport va in tv a dire che chi si ostina a giocare ‘non rappresenta più i valori morali’, tutto ciò risulta veramente troppo».

Polemico anche il presidente Antonio Bartoccini: «Ci hanno fatto partire e, mentre ci preparavano a scendere in campo, ci hanno fermato. Una gestione assurda. Chi ci rimborsa le spese? Secondo me si poteva giocare anche perché, fra l’altro, le ragazze, andando in trasferta sono state comunque esposte al rischio contagio». D’accordo anche capitan Angeloni

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli