Figlio espulso, mamma schiaffeggia arbitro

Il fatto, avvenuto a Castiglione del Lago in un campionato Under 15, è costato una multa di 1.500 euro alla Trasimeno calcio. Al calciatore 11 giornate di stop

Condividi questo articolo su

Ancora un episodio di violenza nei campi da calcio dilettantistico, in Umbria, ma questa volta protagonista in negativo della vicenda è addirittura la madre di un giovane giocatore. È infatti di 1.500 euro la multa che il giudice sportivo Alessio Tomassucci ha inflitto alla Trasimeno Calcio a seguito dell’aggressione della donna nei confronti di un arbitro che, poco prima, aveva espulso il figlio per doppia ammonizione. A riportare la notizia è, venerdì, Il Messaggero.

I fatti e le conseguenze

L’episodio è accaduto a Castiglione del Lago (Perugia), in occasione di una partita del campionato Under 15. Il ragazzino, dopo l’espulsione, a fine gara avrebbe affrontato l’arbitro, spintonandolo “in maniera gravemente irriguardosa” dice il tribunale, un gesto che gli è poi costato 11 giornate di squalifica. Ma è il comportamento della madre a spingere il giudice alla mano pesante contro la società: la donna, sfruttando un cancello lasciato “colpevolmente aperto” si sarebbe scagliata a sua volta contro l’arbitro, colpendolo con circa 10 colpi al collo, al petto e poi strattonandolo, tanto da provocargli dolore e arrossamento. Un’ennesima vicenda che allunga, tristemente, la scia di ingiustificata violenza tra chi avrebbe il compito di educare e, invece, si trasforma sempre più spesso in una sorta di hooligan.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli