La chiesetta ha riaperto già da qualche settimane, dopo un lungo periodo di chiusura. La messa ora si tiene con regolarità, almeno una volta a settimana. E l’oratorio sta lentamente riprendendo vita, così come la casa parrocchiale, grazie a Don Giacomo Brioni, che la sta facendo lentamente risorgere anche grazie all’aiuto dei parrocchiani. A ufficializzare la restituzione della chiesetta di San Cristoforo alla comunità di Perugia è arrivato il Cardinale Gualtiero Bassetti, che ha celebrato una funzione sabato mattina.
Coram Deo Una funzione speciale, che nella vulgata popolare viene definita ‘spalle ai fedeli’, ma che in realtà tecnicamente si chiama «coram Deo», di fronte a Dio. La posizione dell’altare, attaccata al muro, ‘obbliga’ infatti il sacerdote a rivolgersi con le spalle verso le panche dove siedono i fedeli per poter espletare i riti della celebrazione rivolgendosi verso l’altare. Prima del Concilio Vaticano II le messe erano tutte così, peraltro in Latino. Bassetti invece ha celebrato in italiano.
Un piccolo gioiellino La chiesa di San Cristoforo è una piccola cappella che sorge lungo via Assisana, a ridosso della statale, scendendo dalla rotonda della Pallotta verso Ponte San Giovanni. Un piccolo gioiellino a unica navata, con soffitto a volta, completamente ricoperto da affreschi. In un altare barocco c’è una bellissima Madonna del Buon Consiglio. Sopra l’altare l’Agnus Dei. Eretta nel XII secolo, rientrava nel monastero di San Pietro in Perugia. Nel XV secolo venne poi unit alla parrocchia di Monte Corneto, poi a quella di San Domenico, a quella di Santa Maria del Colle, infine a Santa Maria in Brignano.