Terni, tentano il furto: la polizia lo sventa

I malviventi hanno asportato la cassaforte di una ditta di spedizioni ma sono stati costretti ad abbandonare il bottino durante la fuga

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di F.T.

Nottata movimentata – quella fra giovedì e venerdì – a vocabolo Sabbione, a Terni, dove una banda composta da almeno cinque malviventi è entrata in azione, asportando la cassaforte di un’azienda di spedizioni – la Gls – contenente una cifra considerevole fra contanti e assegni.

A vuoto Il ‘colpo’ – in un primo momento pienamente riuscito – è stato però mandato a monte dalla polizia di Stato che ha intercettato i ladri in fuga in strada di Sabbione. Braccati, i cinque hanno abbandonato nei pressi di un’altra azienda i due mezzi utilizzati per il blitz, per poi fuggire a piedi.

Indagini Le ricerche, da parte della polizia, sono tutt’ora in corso. La ditta di spedizioni ha subito danni ingenti ma il bottino, in ogni caso, è stato recuperato visto che i malviventi, che non sono riusciti ad aprire la pesante cassa blindata, l’avevano letteralmente ‘strappata’ dal muro con l’ausilio di una corda. 

L’operazione Le sei pattuglie di polizia, coordinate dal capo delle ‘Volanti’ Enrico Aragona, che venerdì mattina ha ricostruito l’operazione, nella serata di giovedì erano impegnate in una serie di controlli sul territorio in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine Umbria – Marche (102 persone e 19 veicoli sottoposti a verifica, mentre 35 persone, 4 veicoli e 2 esercizi pubblici sono stati oggetti di controllo nei territori di Narni e Amelia dopo le disposizioni impartite dalPrefetto) e quando è scattato l’allarme si sono precipitate sul posto.

I dettagli I cinque malviventi erano arrivati due veicoli – un furgone e una Panda, rubati nel basso Lazio, in provincia di Roma pochi giorni fa. Hanno fatto irruzione negli uffici della Gls, hanno imbracato la cassaforte (dopo aver vanamente tentato di aprirla sul posto) e l’hanno sradicata, usando asce, picconi, mazze e corde. L’arrivo delle Volanti li ha costretti ad una fuga precipitosa: entrati nel cortile di un’autofficina – i cui titolari stavano ancora lavorando e se li sono trovati davanti, raccontando poi che dalle poche frasi ascoltate (i malviventi erano incappucciati) si potrebbe ipotizzare che si tratti di cittadini stranieri – e vistisi circondati, hanno abbandonato i veicoli, fuggendo a piedi nei campi.

Refurtiva restituita Gli agenti hanno rintracciato i proprietari della cassaforte, che l’hanno aperta, recuperando l’ingente somma fra contanti e assegni che vi era contenuta ed anche le chiavi dei mezzi da lavoro. La ‘scientifica’ ha appurato che i ladri hanno usato dei guanti, ma dai passamontagna che hanno poi abbandonato si potrà tentare di risalire almeno a qualcuno di loro attraverso l’esame del Dna.

Gli stranieri Sempre nell’ambito dei controlli del territorio mirati al contrasto dell’immigrazione irregolare, venerdì mattina, la squadra Volante con il personale dell’Ufficio Immigrazione. ha rintracciato un cittadino ghanese risultato già colpito da un precedente ordine di espulsione a seguito della revoca dell’accoglienza per la mancata osservanza dei regolamenti della struttura che Io ospitava. Il giovane è stato accompagnato in questura per la conseguente espulsione. Altri sei cittadini ghanese sono oggetto delle attenzioni della Questura: quattro hanno già lasciato le case nelle quali risiedevano e per le quali non avevano più titolo, mentre altri due lo faranno in giornata.

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