Anno giudiziario: «Dati allarmanti»

Perugia, a dirlo è il presidente della sezione penale della Corte d’appello di Perugia, Giancarlo Massei

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L’Umbria esprime una «effettiva domanda di giustizia nettamente superiore» a quella che sarebbe ipotizzabile con il «solo dato residenziale», cioè di una popolazione inferiore al milione di abitanti. A dirlo è stato, sabato mattina, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’appello il presidente della sezione penale della Corte d’appello di Perugia, Giancarlo Massei, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Massei ha evidenziato l’incremento delle attività criminali da parte di gruppi stranieri nel narcotraffico, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e tratta di esseri umani per la prostituzione. «Allarmante» è stato definito il dato relativo al numero di denunce che riguardano gli stranieri per reati connessi al traffico di stupefacenti.

Il procuratore Secondo il procuratore generale facente funzioni, Giancarlo Costagliola, ha confermato «l’insediamento di gruppi criminali di stampo mafioso e di gruppi criminali extracomunitari», e ricodato che «soggetti collegati alla ‘Ndrangheta si sono spostati nella regione per tentare di tenersi fuori dalle faide in corso in Calabria o per riciclare denaro».

Verini Secondo il parlamentare del Pd, Walter Verini, presente a Perugia alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, «l’Amministrazione della giustizia in Umbria continua ad essere un presidio per i diritti e i doveri dei cittadini, per il rispetto e la tutela della legalità. L’appuntamento di quest’anno ha confermato i livelli di efficienza degli uffici giudiziari umbri – continua Verini – pur senza nascondere criticità e problemi, legati soprattutto alla mancanza di personale degli organici amministrativi, su cui peraltro Governo e Parlamento hanno dato e stanno dando risposte concrete. L’Umbria non deve sottovalutare, in un quadro di coesione sociale, dati e segnali preoccupanti legati alla criminalità e alla illegalità. Ma il sistema istituzionale, di cui gli Uffici giudiziari sono parte decisiva, insieme alle forze dell’ordine sono un punto di riferimento importante per prevenzione e contrasto di questi fenomeni».

 

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