Camere di commercio: «Quel bando ‘sbanda’»

Contributi per chi opera all’estero: tanti a Perugia e pochi a Terni. Flamini: «Percorso di fusione è ormai avviato»

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Già nella premessa si capisce come andrà a finire la cosa: «Le Camere di commercio di Perugia e Terni – vi si legge – nell’ambito delle politiche regionali per l’internazionalizzazione, al fine di migliorare i processi di conoscenza dei mercati italiani ed internazionali e di incentivare i processi di internazionalizzazione delle imprese, prevede (mica ‘prevedono’; ndr) la concessione di contributi, a favore di imprese singole e associate, volti ad incentivare la partecipazione a fiere di rilevanza internazionale in Italia e all’estero».

IL BANDO DELLE CAMERE DI COMMERCIO

La suddivisione E, infatti, dei 513 mila euro di incentivi che vengono messi a disposizione, 400 mila si fermeranno a Perugia e 113 mila scenderanno al sud, verso Terni: «Tanto per far capire che aria tirerà quando si farà l’accorpamento – ringhia un imprenditore – e la Camera di commercio di Terni confluirà in quella di Perugia».

Turismo penalizzato Una particolarità del bando, peraltro, è quella che, all’articolo 2, specifica che «all’interno dello stanziamento della provincia di Perugia destinato alle imprese con sede legale/operativa in provincia di Perugia, sarà prevista una riserva di risorse pari a € 75.000,00 (da dividersi in parti uguali per ciascun semestre di vigenza del bando) da attribuire in via prioritaria alle imprese del settore turistico come individuate nel successivo articolo 9», nel quale infatti si specifica che «le imprese del settore turistico (Alberghi e strutture simili, Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte, Attività delle agenzie di viaggio e dei tour operator) aventi sede legale e/o Unità locale in provincia di Perugia, a parità di condizioni di assegnazione con le imprese di altri settori, beneficeranno della riserva di risorse di cui all’articolo 2 del presente regolamento». Di Terni non si parla e il cerchio si chiude.

La fusione Ma tanto la cosa è decisa e il presidente della Camera di commercio di Terni, Giuseppe Flamini, lo ha già detto con chiarezza peraltro ribadendo concetti già più volte pressi: l’unica differenza, rispetto al passato, è che stavolta non si registrano particolari reazioni. Dettaglio non trascurabile.

PARLA IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI TERNI – IL VIDEO

I dettagli Il contributo spiegano comunque le due Camere di commercio, sarà corrisposto in «2.000 euro per la prima domanda di partecipazione e 1.500 euro per la seconda domanda di partecipazione» per le fiere in Italia, in «3.000 euro per la prima domanda di partecipazione e 2.500 euro per la seconda domanda di partecipazione» per le fiere in Europa e in «4.000 euro per la prima domanda di partecipazione e 3.500 euro per la seconda domanda di partecipazione» per le fiere che si svolgono fuori dal continente. 7. Le domande dovranno essere presentate dal «28 settembre al 20 ottobre per manifestazioni svoltesi nel primo semestre 2016 e dal 2 gennaio al 31 gennaio 2017 per manifestazioni svoltesi nel secondo semestre 2016».

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