Città della salute, c’è un quinto competitor

Terni, oltre ai tre che ci sono già e a Pessina in arrivo, potrebbe aggiungersi il gruppo Spinosa

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di M.T.

Potrebbero essere almeno cinque, le proposte in arrivo alla Usl2 per la realizzazione e la gestione della ‘Città della salute’. Il fatto che i ‘termini’ siano di fatto aperti fino alla fine dell’anno potrebbe, infatti, permettere di ampliare la pletora dei pretendenti.

Un rendering della Città della salute

Un rendering della ‘Città della salute’

I progetti Al momento, infatti, sono tre le manifestazioni di interesse pervenute: una del gruppo Pizzarotti di Parma e due da Rti (Raggruppamenti temporanei di imprese) locali: la prima messa a punto da otto imprese locali, affiancate da un importante fondo di investimento che metterebbe a disposizione i capitali, mentre la seconda è stata presentata da Cosp Tecno Service e All Foods. Ma il gruppo pare destinato a crescere di numero.

Pessina e non solo Il gruppo Pessina, che non avrebbe ancora fatto pervenire nessun ‘pezzo di carta’, è da sempre considerato molto interessato al progetto e già da tempo aveva fatto capire chiaramente che sarebbe stato della partita; ma adesso spunta anche una nuova ipotesi, legata al nome di Spinosa, un gruppo molisano che starebbe mettendo a punto una quinta manifestazione di interesse per la ‘Città della salute’ ternana. Il gruppo Spinosa è già conosciuto in Umbria, visto che si occupa della manutenzione dell’ospedale di Orvieto.

Un'ipotesi progettuale

Un’ipotesi progettuale

I fondi Chi sarà scelto per realizzare la ‘Città della salute’ dovrà realizzare il tutto, ha specificato la Usl2, «attraverso la modalità dell’appalto in concessione, realizzando tutto il complesso con risorse proprie e gestire successivamente, per un determinato periodo, oltre alla struttura anche la fornitura di alcuni servizi come pulizie, fornitura dell’energia e la gestione dei parcheggi. L’importo complessivo presunto di realizzazione dell’intervento ammonta a circa 20 milioni di euro (ma questa somma, nel frattempo, sarebbe decisamente lievitata; ndr)».

I tempi Le informazioni ufficiose che escono dalla Usl2 dicono che entro la fine dell’anno dovrà essere emesso un avviso pubblico per la presentazione delle manifestazioni di interesse ufficiali. Poi si dovranno aspettare 90 giorni per la presentazione di ulteriori proposte o, per chi già le ha presentate, rielaborarle secondo i criteri previsti nell’avviso. Quindi verrà nominata «una commissone di esperti, a livello nazionale – ha spiegato il direttore generale della Usl2, Sandro Fratini – alla quale affideremo l’incarico di selezionare il progetto migliore».

 

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