Comune di Terni, ‘verifica’ e tensioni

Il vertice di mercoledì sera non ha portato chiarimenti: tra assessori e consiglieri restano dissapori. Rimpasto in arrivo

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Dicevano che il ‘vertice di maggioranza’ di mercoledì sera sarebbe stata un’occasione utile per un chiarimento e per rinsaldare il legame di reciproca fiducia: più che altro sembra essere stata l’opportunità per ‘dirsene quattro’ a vicenda.

La riunione A far decidere che fosse il caso di riunirsi e darsi ‘una guardata nelle palle degli occhi’ era stata la sortita dell’assessore all’urbanistica, Francesco Andreani che, lunedì in consiglio comunale, aveva parlato chiaro: «La prima commissione consiliare (quella con la quale si scontrato frontalmente per via del progetto relativo al teatro Verdindr) non ha più una maggioranza». Poi il sindaco Di Girolamo aveva provato, come sempre, a ‘smussare’: «Quanto accaduto lunedì sera sera in consiglio comunale, seppure irrituale, non è affatto segno di fratture tra giunta e maggioranza, il cui rapporto rimane solido», ma che fosse in caso di parlarsi era apparso inevitabile. Tanto più che un altro assessore, Giorgio Armillei, era tornato a porre l’accento sulle «oscillazioni e il disorientamento del Pd e della maggioranza consiliare».

Tensione E che i nervi siano tesi – nel corso della riunione, alla quale non erano presenti gli assessori Bucari, Giacchetti e Riccardi – è emerso con grande chiarezza: anche perché un’altra componente della giunta, Cristhia Falchetti Ballerani, ha evidenziato che anche secondo lei il problema della scarsa coesione esiste, incassando un contrattacco feroce da parte dei consiglieri comunali presenti – compreso Bencivenga, che ha tenuto a precisare che la comune appartenenza ad una delle ‘anime’ del Partito Democratico non gli impediva certo di parlare chiaro – che hanno ricordato come comincino ad essere troppi gli attacchi degli assessori nei confronti del consiglio.

«Fare squadra» L’assessore Tedeschi, da parte sua, ha ribadito la richiesta, avanzata più volte, di «fare squadra», migliorando la comunicazione tra giunta e consiglio, ma anche in questo caso incassando repliche al vetriolo, perché i consiglieri di maggioranza presenti hanno lamentato proprio la mancanza di dialogo preventivo con gli assessori sui vari progetti su cui si lavora.

Quale squadra? Appello difficile da raccogliere, insomma, anche perché non è bene chiaro quale sia il tipo di squadra che ha in mente il sindaco Di Girolamo, che mercoledì sera ha confermato di avere l’intenzione di operare l’ormai mitico rimasto di giunta, ma senza entrare nei dettagli e, anzi, rivendicando la sua, legittima, completa autonomia di scelta. Confermato che la cosa dovrebbe essere imminente.

 

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