Fondazione Carit Terni: bandi e idee

200 mila euro per il volontariato, l’assistenza e lo sviluppo locale. Mirino sulla prima infanzia e sulle aree turistiche

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Bandi riguardanti i settori del volontariato, dell’assistenza-beneficenza e dello sviluppo locale, con particolare attenzione alla prima infanzia, alla Cascata delle Marmore, alla Basilica di San Valentino, alle aree archeologiche di Carsulae-Otricoli e alle località collinari e montane del territorio di intervento al fine di incrementare il turismo del comprensorio. Sono quelli che si appresta ad avviare la Fondazione Carit Terni.

Idee innovative per la prima infanzia La Fondazione, con l’obiettivo di aumentare la fruizione dei servizi 0-3 anni, presenta un bando – lo stanziamento complessivo è di 72 mila euro, possono partecipare organizzazioni senza scopo di lucro – per ampliare l’offerta e renderla così più interessante per le famiglie. Il bando sarà online dal 12 settembre e la scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 31 ottobre.

Sviluppo locale sostenibile In questo caso la cifra complessiva messa a disposizione è di 128 mila euro. La Fondazione l’obiettivo di sostenere il potenziamento e la valorizzazione tramite l’aumento delle attività sportive per i giovani – sport acquatici lungo i fiumi e il lago, bike, trakking, escursionismo, ecc. – e di percorsi fruibili per i disabili. Progetti presentabili dal 12 settembre, stop il 15 novembre.

Erogazioni e impatto «La Carta delle fondazioni, nel sancire – spiega il presidente della fondazione Carit Luigi Carlini – principi di trasparenza, imparzialità e non discriminazione, prevede che le fondazioni, attraverso i bandi procedano a una valutazione di merito delle iniziative per perseguire con maggiore efficacia ed efficienza gli obiettivi programmati. L’articolo 11 del protocollo di intesa tra il Ministero dell’economia e delle finanze e l’Acri, sottoscritto nell’aprile del 2015, stabilisce altresì che il bando costituisce la modalità operativa privilegiata per selezionare le erogazioni da deliberare. Per queste ragioni – conclude Carlini – la Fondazione Carit ha inteso avviare il processo di selezione delle proprie erogazioni adottando lo strumento del “bando” nella speranza che questa esperienza possa essere accolta positivamente anche dalla comunità».

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