Perugia 1416, una festa medievale in embrione

Nel nome di Fortebracci e di quel periodo che nella storia della città segna il passaggio fondamentale alle signorie

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di M.Lilla

La Perugia del 1416 aspirante città rinascimentale sarà la protagonista della rievocazione storica, fortemente voluta dalla giunta Romizi, che l’11 e il 12 giugno del 2016 aprirà il sipario sulla prima festa medievale del capoluogo umbro.

Idde e progetti Principalmente sarà un corteo storico ad accentrare la nuova festa di giugno, una rappresentazione di una identità cittadina che se non coltivata nel tempo rischia l’oblio. Principale promotrice di questa iniziativa è senza dubbio l’assesore al turismo Maria Teresa Severini: «Questa manifestazione vuole essere diversa, vorremmo che si costruisse insieme, perchè la volontà di accrescere l’ogoglio di appartenenza alla città si accresce prorpio nel costruire una festa così legata alle radici sotriche di Perugia».

Cinque rioni
Non ci sono ancora i particolari perché proprio da questa presentazione verranno organizzati altri incotri che vedranno l’adesione dei cittadini come punto focale, ma anche la costituzione di comitato scientifico che si occuperà di coordinare tutti i soggetti culturali coinvolti, Le università, l’accademia, le scuole, il conservatorio e tante associazioni. Da un punto di vista pratico sono stati presi i cinque rioni del centro: Porta Eburnea, Porta San Pietro, Porta Sant’Angelo, Porta Santa Susanna e Porta Sole. Questi avranno un ruolo di primi piano nel programma della manifestazione, nell’ottica della riqualificazione artistica, economica e urbana. Altro particolare svelato invece è il Community Drama, nella forma di sfilata-palio che verrà finanziata con 70mila euro, per realizzare una festa popolare in cui la comunità locale rievocherà la maniera di vivere, gli usi e i costumi dell’epoca.

La ‘signoria’ di Braccio La rievocazione prende spunto da una ato di fondamentale importanza per la storia di Perugia, quel 1416 in cui il condottiero Braccio Fortebracci riusci a sconfiggere i capitani perugini e fu nominato Signore, da quel episodio Perugia divenne una città diversa, che si aprì come tante altre al pensiero rinascimentale. Proprio nei nove anni di Braccio la città diventò un centro culturale e commerciale cominciando il percorso che l’avrebbe portata nei decenni successivi a cosruirsi come un importante cittadina.

Un vittoria di tutti
Per la giunta infatti la rievocazione sarà riuscita solo se anche la preparazione avrà coinvolto la cittadinanza, importante secondo l’assessore Severini sarà, in questi mesi che mancano, riuscire a coinvolgere tutti senza cattive competizioni, dato che gli obiettivi sono comuni e vorrebbero rilanciare l’immagine di Perugia a livello europeo, rafforzare l’offerta turistica, oltre che l’economia della città. Attraverso la riscoperta dell’orgoglio per le nostre radici attraverso una opera scientifica-storica che deve andare di pari passo con le altre componenti di questo progetto. Da qui ora sarà importante lavorare per costruire quesa rievocazione storica partendo proprio dalla costruzione di un tessuto sociale legato ai vari rioni, la sfida comincia.

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