Perugia1416, si pensa alla seconda edizione

Si terra dal 9 all’11 giugno 2017: secondo l’assessore Severini, ha avuto il merito di far riscoprire la bellezza e l’unità in città

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Come era immaginabile, Perugia1416 avrà un seguito. E la seconda edizione è già in programma per il prossimo 9, 10 e 11 giugno 2017. Parola di Teresa Severini.

Perugia1416eProgetto valido L’assessore, infatti, sabato mattina ha presieduto la conferenza stampa finale della prima rievocazione storica del capoluogo perugino, quella che più ha entusiasmato e fatto registrare polemiche nell’ultimo anno in città. «Apriamo questa conferenza – ha detto l’assessore Severini – con soddisfazione e serenità perché i risultati ottenuti da Perugia 1416 sono stati la dimostrazione di quanto fosse valido il progetto e di quanta partecipazione ci sia stata, come conferma la presenza in massa oggi dei membri del rione vincitore».

Partecipazione dal basso Per l’assessore alla cultura della giunta Romizi la cosa più è stata la sinergia che si è creata dal basso, coniugandosi con il grande impegno dell’organizzazione centrale, che ha lavorato per due anni su questo impegnativo progetto. Dopo aver ringraziato il sindaco, per aver creduto sin da subito in questa iniziativa, il ringraziamento più sentito è andato ai rioni per l’enorme impegno profuso. «Sono proprio loro che hanno dimostrato una straordinaria forza interna che dimostra come l’idea di valorizzare la città, coniugando centro storico e periferie, sia stata vincente. L’auspicio, ora, è che i comitati dei rioni possano costituiti in forma giuridica sì da interagire più facilmente con l’associazione Perugia 1416».

Foto di Giancarlo Belfiore

Foto di Giancarlo Belfiore

L’associazione E proprio sulla costituzione dell’associazione, fatta nel massimo riserbo e da persone vicine all’assessore e allo stesso sindaco, che le polemiche sono state maggiori. Eppure secondo l’assessore la rievocazione è stata una festa partecipata e maturata dal basso. In vista delle prossime edizioni si vogliono coinvolgere sempre di più gli stessi rioni. Sotto questo profilo, infatti, l’assessore Severini ha spiegato che è allo studio l’ipotesi di costituire un comitato scientifico, composto da rappresentanti di tutti i rioni, in seno all’associazione, cui è possibile ancora oggi iscriversi ma di cui ancora non è dato sapere quanti iscritti conta.

Bellezza «Perugia 1416 ha saldato le grandi e piccole periferie con il loro associazionismo locale alla città, mettendo fine all’antagonismo sovrano in passato. Ha spinto, inoltre, a studiare la storia civica e i monumenti, attivando tra i rioni una competizione ulteriore volta a prendersi cura dei propri monumenti, migliorando il decoro di vie e piazze». Altro merito della rievocazione è stato poi quello di aver fatto riscoprire la bellezza dal momento che «i costumi sono stati un tacito concorso di bellezza; e poi ha fatto scoprire il gusto di lavorare tutti e gratis per il successo comune. Mai visto qui prima, se non nel volontariato».

Perugia1416fI benefici, per l’amministrazione, non finiscono qui, perché Perugia 1416 «ha fatto sorridere una città che non sapeva più farlo da decenni, pur costando ben poco rispetto alle spese folli del passato». Se poco sono i 275 mila euro messi in cantiere da qui al 2018 lasciando solo le briciole a tutto il resto delle attività culturali cittadine.
L’appuntamento con la storia dei rioni, però, non finisce qui e anche per l’estate sono in programma momenti di approfondimento con itinerari e incontri.Poi, ci sarà una nuova edizione, a giugno dell’anno prossimo con la stessa formula che prevede eventi spalmati nell’ambito di tutta la settimana precedente. Una seconda edizione che, in parte, sarà dedicata agli studenti stranieri, grazie ad una sinergia in atto con l’Università per Stranieri, con l’obiettivo di potenziare la socializzazione e la promozione turistica.

Il sindaco Romizi «Penso che Braccio Fortebracci, se potesse farlo, oggi ci direbbe grazie. Perché studiando il contesto storico in cui egli ha operato, siamo usciti dall’idea di additarlo come un personaggio sanguinario e violento. Al contrario, come accaduto nel suo tempo, una volta ristabilita la pace in città, sappiamo che a Perugia anche grazie a Braccio fiorirono le arti, la cultura, la serenità». Molto emozionato e soddisfatto anche il sindaco Romizi che, ha detto: «di Perugia 1416 rimarranno tante cose, ma prima di tutte l’amicizia sincera che si è creata tra i cittadini e tra quartieri in precedenza lontani tra loro. L’essere riusciti a ricucire il territorio ed a creare una coesione, destinata a durare tutto l’anno, è stato un successo. Ora dobbiamo essere in grado di portare avanti questo percorso, creando eventi e momenti di aggregazione».

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