Sospeso lo sciopero alla Trafomec

Dopo l’incontro tra azienda e sindacati, lunedì si tornerà al lavoro: ma i problemi restano insoluti

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Si sono visti, si sono parlati e – almeno questo è il racconto – se ne sono pure reciprocamente ‘dette quattro’. Ma alla fine, dopo uno sciopero che era iniziato venerdì scorso, si sarebbe arrivati ad un primo compromesso. Tanto che lo sciopero finisce, anche se, dicono i sindacati, «non abbiamo ottenuto le risposte che speravamo». Delle quali i lavoratori avevano parlato anche con umbriaOn.

LE PAROLE DEI LAVORATORI – IL VIDEO

Botta e risposta Da parte sindacale si è accusata la proprietà di «non aver rispettato nessuno degli impegni presi, a cominciare da quello di incrementare l’organico; mentre non abbiamo nessuna certezza sul pagamento delle spettanze ai lavoratori». I manager hanno replicato con durezza, accosando i sindacalisti di «irresponsabilità».

Si vende? Appare sempre più evidente, intanto, che il futuro della Trafomec potrebbe prevedere quel ‘passaggio di mano’ di cui da mesi a Tavernelle si parla: «Nessuno si nasconde dietro ad un dito – dice un delegato aziendale – e sappiamo bene che questa è una strada che si vuole intraprendere, ma non accetteremo avventurieri di passaggio.  Vogliamo che si tratti con gente seria, che voglia prendere la Trafomec per farla lavorare».

La Regione Lunedì verrà chiesto il coinvolgiento ufficiale della Regione, che aveva già aperto un ‘tavolo di crisi‘, mentre da parte sindacale si garantisce che si monitorerà con attenzione la situazione. Ai lavoratori della Trafomec, intanto, era arrivata la solidarietà della Rsu dell’Ast di Terni, che «in rappresentanza di tutti i Lavoratori del Sito, esprimono la massima solidarietà e vicinanza a tutti i lavoratori della Trafomec, nella consapevolezza che la dura lotta che hanno intrapreso in questi giorni comporta un grande sforzo e grandi sacrifici. Le Rsu di Ast pensano che in questo momento anche un piccolo gesto di solidarietà possa essere utile per chi sta difendendo il proprio posto di lavoro e la propria dignità di lavoratore».

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