Terni, Seven to Stand: carcerazioni annullate

In quattro – Proietti, Romani, Petrini e De Marco – tornano liberi. Lo ha deciso il Riesame che ha bocciato l’ordinanza. Esultano le difese

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Pierluigi Proietti

Pierluigi Proietti

Il tribunale del Riesame di Perugia – presidente Giuseppe Narducci, giudici Marco Verola e Luca Semeraro – ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Terni lo scorso 23 settembre, su richiesta della Procura, in merito all’operazione che ha portato alla luce una presunta truffa ai danni di decine di pazienti di tutta Italia – affetti da sclerosi multipla e artrite reumatoide – basata sul metodo di ‘cura’ Seven to Stand ideato da Fabrizio De Silvestri.

Edoardo Romani

Edoardo Romani

La decisione ha fatto seguito all’istanza presentata dagli avvocati Manlio Morcella e Marco Gabriele del foro di Terni e dai colleghi Enrico Paroncilli e Alberto Trinchi di Rieti per conto di quattro degli arrestati – l’ingegnere biomedico Edoardo Romani, il medico Pierluigi Proietti, il farmacista reatino Giovanni Domenico Petrini e il ‘factotum’ Claudio De Marco – e discussa martedì mattina di fronte ai giudici del Riesame.

Giovanni Petrini

Giovanni Petrini

In libertà Quest’ultimi, motivando la decisione fra l’altro con una ‘carenza nelle motivazioni’ – e in parte per la mancanza di motivazione ‘dei gravi indizi di colpevolezza’ – hanno accolto la prima richiesta dei legali ed annullato l’ordinanza di custodia cautelare. I quattro indagati tornano pertanto a piede libero, mentre restano per il momento ai domiciliari Fabrizio De Silvestri e la fisioterapista Annalisa Grasso.

L'avvocato Manlio Morcella

L’avvocato Manlio Morcella

Soddisfatti Gli avvocati Manlio Morcella e Marco Gabriele – che assistono Proietti e Romani – esprimono «la piena soddisfazione per il verdetto espresso dal tribunale del Riesame di Perugia. Anche dalla odierna decisione – spiegano – si deduce che i procedimenti di natura penale debbono vivere la loro esistenza nello stretto ambito giudiziario: per evitare che i fatti di essi a fondamento possano essere pubblicizzati attraverso i media inesattamente informati, o informati in maniera non puntuale o comunque incompleta.

L'avvocato Marco Gabriele

L’avvocato Marco Gabriele

L’aspetto più rilevante dello stesso verdetto del Riesame – sottolineano i legali – annida nel riconosciuto difetto della gravità indiziaria rispetto a tre delle quattro truffe contestate ai propri assistiti. Oltre che, ed anzi massimamente, nella inadeguata motivazione sulle esigenze cautelari correlate a ciascuno dei reati addebitati agli indagati. Ad ogni buon conto – concludono gli avvocati Morcella e Gabriele – ora si potrà affrontare con maggiore serenità il giudizio di merito, rispetto al cui esito non possiamo che dirci ottimisti».

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