Terni, truffa sul dolore: il ‘guru’ ai domiciliari

Scarcerata anche la fisioterapista Annalisa Grasso. Il gip ha accolto l’istanza presentata dal difensore dei due

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Il gip Simona Tordelli ha accolto l’istanza presentata dai legali difensori di Fabrizio De Silvestri e Annalisa Grasso, rispettivamente l’ideatore del metodo di cura ‘Seven to Stand’ – finito nella bufera a seguito dell’indagine della squadra Mobile di Terni – e la fisioterapista del centro estetico ‘Forme di bellezza’ dove venivano praticate le terapie a decine di persone affette da sclerosi multipla e artrite reumatoide.

«UNA LAUREA IN MEDICINA E SONO SOLDI A PALATE»

L’istanza La decisione è stata notificata venerdì pomeriggio: i difensori dei due – finiti in carcere insieme ad altre tre persone lo scorso 27 settembre – dopo una prima istanza respinta, avevano nuovamente chiesto l’applicazione di una misura cautelare meno afflittiva rispetto alla detenzione in carcere. Una richiesta accolta dal gip di Terni sulla base anche delle condizioni di salute del De Silvestri, affetto da sclerosi, e di una posizione non centrale nel contesto dell’associazione per delinquere ipotizzata dagli inquirenti, per quel che riguarda la Grasso.

IL RACCONTO DI UN PAZIENTE

Gli altri In precedenza i domiciliari erano stati già concessi a Pierluigi Proietti, il medico del centro estetico, ed al farmacista reatino Giovanni Domenico Petrini. Resta al momento in carcere Edoardo Romani, l’ingegnere biomedico del ‘gruppo’ che avrebbe truffato numerose persone in tutta Italia con una cura che gli inquirenti ritengono completamente inutile – e in qualche caso dannosa – pagata fra i 1.500 e i 4 mila euro da ciascun paziente.

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