Terni, visite ‘speciali’ ai detenuti in carcere

Paparelli, Verini, Lupi e Rosati in visita a Sabbione nel giorno di Santo Stefano: «Abbiamo salutato Daniele Moroni e Marco Pucci. Dai detenuti grande richiesta di formazione»

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«Abbiamo trovato una situazione fondamentalmente vivibile». Nel giorno di Santo Stafano, nel pieno dei festeggiamenti natalizi, il vicepresidente della giunta regionale Fabio Paparelli, il delegato provinciale del Coni di Terni Stefano Lupi, il vicepresidente Coni Umbria Moreno Rosati e il deputato Walter Verini, hanno fatto visita al carcere di Terni, in particolare l’ex Ad di Ast e l’ex dirigente Daniele Moroni e Marco Pucci, detenuti da maggio.

MORONI E PUCCI IN CARCERE: LE INTERVISTE A PAPARELLI, ROSATI E VERINI – VIDEO

Moroni e Pucci «Il loro, ma anche il nostro auspicio è quello di tornare presto a dare un contributo alla comunità ternana, nel rispetto ovviamente delle regole, ma con la consapevolezza che si tratta di persone che non hanno bisogno di una rieducazione come altri detenuti». ha raccontato Paparelli. «Il contatto con le persone e le istituzioni con le quali hanno collaborato negli anni, suscita sempre emozione, da entrambe le parti. Abbiamo trovato, però, una grande forza e una volontà di dare una mano». Secondo Rosati, «sono molto determinati e credo fermamente che lo sport gli dia la forza di cui necessitano. Ho visto che condividono gli spazi serenamente e che sono stati accolti molto bene. In più hanno le famiglie vicine e questo è un aspetto molto importante». Verini è stato, invece, colpito dalla «loro grande dignità e coraggio. Mi ha colpito vedere che qui dentro sono un po’ dei punti di riferimento nella quotidianità degli altri detenuti, dando un piccolo contributo alla rieducazione».

IL CARCERE DI TERNI: LE INTERVISTE A VERINI, PAPARELLI E LUPI – VIDEO

Il carcere di Terni Verini ha poi aggiunto che «grazie all’aiuto dei delegati del Coni, Stefano Lupi e Moreno Rosati, abbiamo portato oggi ai detenuti del carcere di Sabbione del materiale sportivo. La situazione che abbiamo trovato è una situazione accettabile, dal punto di vista degli standard che riguardano il rapporto tra spazi e persone. Qualche problema lo abbiamo, invece, trovato per quanto riguarda i corsi di formazione e lavoro, ce ne vogliono tanti di più perché quando uno sconta una pena e impara un mestiere, quando esce è recuperato e non torna a delinquere». Paparelli ha sottolineato, invece, che «due sono state le maggiori richieste: una riguarda la necessitò di formazione, per avere una prospettiva di futuro; l’altra è la volontà di poter praticare sport, qualcosa grazie al Coni lo abbiamo fatto oggi, portando del materiale, ma va fatto molto di più migliorando l’impiantistica sportiva». La visita di lunedì, ha ricordato Lupi, «vuole riaffermare quello che è un nostro progetto di declinazione dello sport in un luogo di dolore. Abbiamo incontrato nuovamente delle persone che hanno fatto attività con noi e ci hanno ringraziato. Dobbiamo necessariamente continuare così».

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