Briccialdi statalizzato: «È importante che mantenga la sua autonomia»

Terni – La presidente Pellegrini interviene sul dibattito politico degli ultimi giorni: Non ti curar di loro, ma guarda e passa»

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di Fra.Tor.

«L’auspicio del Briccialdi in serie A, che qualche mese fa evocavamo sull’onda dei successi della Ternana calcio, è diventato finalmente realtà. Un grande capitolo della nostra storia si è concluso mercoledì 19 gennaio e rigurda il passato, oggi auspichiamo ci sia una breve fase transitoria di attuazione delle burocrazie per la formalizzazione dello stato acquisito e poi, dando fondo a tutta la responsabilità, alla creatività e alla determinazione, ci aspetta il prossimo segmento di tre anni per poter poi definitivamente rilasciare il nuovo istituto».

«Anni di buio, ma ce l’abbiamo fatta»

«Comincia ora una nuova fase del Briccialdi, perché l’ottima notizia della statalizzazione non è solo un compimento, ma anche un grande impegno e una grande responsabilità», evidenzia la presidente Letizia Pellegrini. «Possiamo dire che è una precondizione per diventare qualcosa di migliore. La statalizzazione era il primo obiettivo ed è stata anche l’incubo costante degli anni del mio mandato, solo negli ultimi mesi mi avete vista ragionevolmente ottimista, ma è pur vero che in questo tipo di processi non si può mai essere ottimisti finché non si è certi. E la certezza è arrivata nel tardo pomeriggio di mercoledì 19 gennaio. Nel futuro immediato attendiamo che sia dia attuazione al risultato, attraverso tutte le pratiche necessarie a far sì che venga emanato dal Miur un decreto di statizzazione del Briccialdi. La notizia si è fatta attendere più del previsto e non sona mai filtrate dalla commissione notizie sull’andamento dei lavori, non siamo stati in alcun modo rassicurati da nessuno. Sono stati anni di buio totale, dal 2017 al 2019 la statalizzazione sembrava un miraggio, solo da qualche tempo avevamo fondate ragioni per credere che il processo si sarebbe concluso positivamente».

Cosa succede ora

La presidente spiega poi che «attendiamo ora le disposizioni ministeriali che daranno corso a questa ammissione, tra cui la firma del concordato ta Ministero, Istituto e Comune per la disponibilità della sede. Poi ci saranno da predisporre tutte le pratiche per il passaggio del personale docente e amministrativo nei ruoli dello Stato. Da oggi al 2024 saranno anni ‘di prova’ perché solo nel 2024 ci sarà una conferma, non vuol dire che torneremo ad essere privati, ma significa che potremmo essere accorpati ad altri conservatori». Il direttore Marco Gatti interviene ricordando che «il Briccialdi è un istituto di media pezzatura che conta circa 250 studenti per circa 47 docenti. Siamo in attesa dei decreti per l’ampliamento dell’organico. Puntiamo a questo con determinazione perché è il primo strumento importante per definire il piccolo esercito docente che porterà da qui a tre anni alla prima valutazione, ma sopratutto andrà proiettato in avanti». Sia la presidente che il direttore ritengono, però, «vitale che Terni conservi la sua autonomia, pur aperta a tutte le collaborazioni. Per far questo bisogna che arriviamo al 2024 implementando tutti i punti di forza dell’Istituto per quanto riguarda anche i rapporti con le istituzioni, sia cittadine che regionali».

Il dibattito politico. Pellegrini: «Non ti curar di loro, ma guarda e passa»

«Nella mia prima conferenza stampa – ricorda Letizia Pellegrini – avevo detto che storta o morta ce l’avrei fatta. Non sono morta, non sono storta, ma ce l’abbiamo fatta. Siamo plurali. In una dirigenza dell’istituto che è stata in tutto condivisa con il direttore. Nel metodo, negli obiettivi, nella visione di istituto e di città. L’istituto e la città, l’istituto nella e per la città, avendo sempre in primo piano l’attenzione alla serenità di questa comunità di studio e la preparazione professionale di tutti gli allievi che le famiglie ci affidano». In merito al dibattito politico degli ultimi giorni la presidente non vuole entrare molto nel discorso, ma dice che «l’arte di tirarci il cappello è parte del gioco, io so come stanno le cose, ma non spetta a me dirlo ora. Ho il timone di questa faccenda, so bene dove ho trovato orecchie sensibili e sordità profonda. Dico solo che forse c’è qualcuno a cui questo successo in qualche modo non piace, ma mi sento di citare Dante per rispondere: ‘Non ti curar di loro, ma guarda e passa’».

Il sindaco Latini: «Ѐ merito sopratutto del Briccialdi stesso»

«Ѐ un giorno importante per la città, un giorno atteso da molto tempo e frutto di un lavoro, di una procedura e di un impegno complessi, portati avanti con passione, soprattutto da parte del presidente Letizia Pellegrini e del direttore Marco Gatti, insieme a tutti coloro che hanno lavorato per questo risultato che ringrazio di cuore a nome di Terni», evidenzia il sidnaco di Terni Leonardo latini. «Il Briccialdi, istituzione cittadina con una tradizione secolare, viene elevato al rango di istituto statale di alta formazione, con tutte le prospettive di sviluppo che questa nuova situazione apre per l’istituto stesso e per l’intera città. Come amministrazione comunale fin dal nostro insediamento, nel 2018, siamo stati ben consapevoli del valore e del ruolo essenziale per la cultura del Briccialdi nella nostra comunità e abbiamo cercato di sostenere l’azione dei vertici dell’Istituto in un percorso che ci ha portato a continue interlocuzioni con i rappresentanti del Governo. Mi fa piacere ricordare in particolare l’emendamento da noi sostenuto e proposto al decreto Bonisoli che ha consentito di porre a carico dello Stato la situazione debitoria dell’Istituto, con lo sblocco dei 4 milioni da parte del Governo stesso per superare le principali difficoltà finanziarie e avviare l’Istituto verso la statalizzazione. La statalizzazione del Briccialdi è merito soprattutto del Briccialdi stesso della sua storia e del suo impegno, e di chi, anche a livello politico, ha avuto la sensibilità e l’onestà di lavorare seriamente e in maniera professionale non per una parte ma per tutta la città. Quando ci sono i successi tutti tendono a farli propri, ma questa è una vittoria della città alla quale, so bene che molti hanno contribuito: come sindaco – conclude – posso essere testimone del nostro impegno e del nostro lavoro con gli assessori comunali che si sono succeduti, oltre che di quanto fatto dall’ex ministro Bussetti, dai parlamentari dell’allora maggioranza che in quella fase si sono attivati con particolare efficacia e dall’esecutivo regionale che sta concretamente sostenendo l’istituto. Del Briccialdi dobbiamo essere orgogliosi tutti, perché è un patrimonio della città».

 

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