Art bonus in Umbria, Perugia meglio di Terni

Su un totale di 649 mila euro donati in regione, quasi 400 mila sono stati raccolti nel capoluogo. La città dell’acciaio si ferma ai 21 mila de ‘La Passeggiata’

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Ci sono le statue del Frontone, in lizza per diventare il progetto dell’anno a livello nazionale, la fontana di via Maestà delle Volte e la vera del Pozzo etrusco, ma anche Porta San Girolamo e il portone della sala dei Notari.

La fontana di via Maestà delle Volte restaurata nel 2015

Perugia e l’Umbria Con i suoi 386 mecenati e i quasi 400 mila euro raccolti, Perugia si conferma città capofila per il progetto Art bonus che permette erogazioni liberali in denaro, a sostegno della cultura e dello spettacolo, attraverso il credito d’imposta del 65%. In generale, nel panorama umbro, i mecenati sono molto più attivi su Perugia dove, su un totale di 649.259 euro donati in Umbria, Perugia ha fatto la parte del leone con 398.332 euro donati. A livello nazionale sul podio c’è la Lombardia, con oltre 72 milioni di euro donati, il Piemonte, con 28 milioni, la Toscana con 23. Tra le piccole regioni l’Umbria la fa da padrona, superando di gran lunga l’Abruzzo, in cui sono stati recuperati beni per 34 mila euro e il Molise, con appena 600 euro. Vanno meglio le Marche dove le donazioni hanno superato il milione e mezzo di euro.

Caratteristiche Secondo i dati presentati dal Mibact, i moderni mecenati sono stati prevalentemente persone fisiche (il 73%), seguite dalle imprese (20%) e dagli enti (6%). Le persone fisiche hanno donato in media 1.670 euro, le imprese 167.290 euro e gli enti 132.152 euro. L’appuntamento sul grande schermo per conoscere il grande cuore degli umbri e le loro bellezze, è per il prossimo 16 dicembre quando andrà in onda su Rai Uno lo speciale di Setteggiorni dedicata ‘Alla scoperta dei mecenati della città di Perugia’.

Le poltroncine del teatro Morlacchi

Al Morlacchi L’ultima iniziativa, in tema di recupero di beni di alto valore culturale, è la campagna lanciata assieme al teatro Morlacchi ‘Adotta una poltrona’, per promuovere la raccolta fondi attraverso l’Art bonus tra gli abbonati del teatro. Lo storico teatro perugino è, infatti, tra i beni individuati dal comune di Perugia nel cronoprogramma del 2017 e su cui bisogna fare interventi per un importo complessivo previsto di 582.790,00 euro tra la manutenzione straordinaria per la sostituzione delle poltrone della platea (€ 112.400,00), la sostituzione delle seggiole nei  palchi (€ 138.990,00), la ristrutturazione dei servizi igienici ( € 200.000,00), la ristrutturazione dei camerini (€ 85.000,00) e il  rifacimento del palcoscenico (€ 46.400,00)

I restauri Fino a Natale sarà possibile adottare la propria poltroncina e detrarre il 65% della donazione nei successivi tre anni. Conclusi, dunque, i lavori sulla vera del Pozzo Etrusco in piazza Piccinino, il restauro delle statue dei Giardini del Frontone, il restauro della Porta di San Girolamo, il Comune ha affidato in questi giorni  lavori per il pozzo di San Francesco, ha approvato il progetto esecutivo per la Fonte Lomellina e la chiesa di Ponte Felcino a cui seguiranno il restauro del monumento ai Caduti di Ponte San Giovanni, la Fonte dei Tintori e i portoni di Palazzo dei Priori per un totale di 198 mila euro.

Gli scavi a Carsulae

Terni E se Perugia si dimostra attenta al suo patrimonio culturale, Terni non è da prendere ad esempio. Ad oggi, secondo quanto risulta, le uniche donazioni fatte ammontano a 21 mila 200 euro per l’area pubblica La Passeggiata a fronte di interventi necessari per circa un milione di euro. Il progetto di restauro delle antiche mura cittadine prevede una pulizia delle superfici esposte alla patina formata dagli agenti atmosferici, l’eliminazione di flora spontanea dannosa e successivamente la sigillatura con malta di buchi e lesioni, qualora siano presenti. Inoltre si prevede l’installazione di un idoneo impianto di illuminazione e di opere d’arte lungo via delle Mura dove, inoltre, si riorganizzeranno le aree verdi.

21 mila euro Per il teatro Verdi di Terni, dichiarato inagibile dal 2009 per l’inadeguatezza rispetto alle caratteristiche funzionali e strutturali prescritte dalla normativa per i locali di pubblico spettacolo, servirebbero più di 13 milioni ma nessuna donazione è stata ancora fatta. Stesso discorso per la biblioteca comunale, per il cui restauro basterebbero, invece, 68 mila euro. C’è poi l’area archeologica di Carsulae, di proprietà del demanio dal 1951. Oltre ai monumenti (tra cui l’anfiteatro, il teatro, la basilica, l’area forense parzialmente terrazzata con i templi gemini e gli archi quadrifronti, l’arco di San Damiano, i monumenti funerari) è possibile visitare il centro di documentazione ‘Ciotti’ e un deposito di materiale lapideo. La raccolta fondi avrebbe dovuto recuperare 3 mila euro per il restauro dei reperti mobili, 6 mila per le strutture, altri 3 mila per la manutenzione delle aree di scavo per un totale di 12 mila euro. Ad oggi, però, nessuna erogazione è stata fatta.

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