Assunzioni in Regione: «Occhio ai magheggi»

Il capogruppo del M5S Liberati interroga la giunta: «Manca un cronoprogramma. Chi garantirà selezioni corrette?»

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94 assunzioni in Regione, tutte con contratti triennali, grazie a fondi strutturali europei della programmazione 2014-2020. L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale alle risorse umane Antonio Bartolini. Ma il Movimento 5 Stelle, in particolare il suo capogruppo Andrea Liberati, mette in discussione l’intera procedura, puntano il dito soprattutto sui possibili ‘deficit’ di trasparenza.

Interrogazione Nell’annunciare un’interrogazione nel merito, Liberati si pone alcune domande: «Sanno a Bruxelles che qui, nella piccola e lontana Umbria, devono ancora essere assorbite le centinaia di dipendenti delle vecchie Province, dipendenti talora privi di concreti compiti nella pletorica amministrazione pubblica italiana e umbra in particolare? Sa la mano destra quel che fa la sinistra? Su questa operazione sembra mancare una logica rigorosa e una visione d’insieme».

Dubbi in serie «Prendiamo 94 persone per tre anni e – afferma il capogruppo M5S – le parcheggiamo in ufficio. Quanti, nel frattempo, saranno invece fatti scivolare verso la pensione, come sarebbe necessario per non intrupparsi negli uffici, facendo poco o nulla? Chi garantisce in merito alla correttezza della selezione, vista una certa abilità prestigiatoria di alcuni capi di partito e considerando familismi per i quali ricorrono gli stessi cognomi nell’ente, come spunta da cronache, libri e giudiziaria? E cosa accadrà dopo tre anni ai ‘magnifici’ 94? Precarietà a vita, come accade oggi, magari con continui rinnovi all’ultimo minuto su bislacchi progetti di lavoro o la stabilizzazione nell’ente tramite ulteriore concorso, con l’assegnazione di punteggi premiali?».

«Trasparenza zero» «Inoltre – prosegue Liberati – i nostri esperti non hanno ancora individuato alcun cronoprogramma, alla faccia della trasparenza, con espressa indicazione degli uffici, del personale attualmente impiegato, delle criticità e delle esigenze di ciascun ufficio e di come queste siano state misurate, della collocazione di ciascuna futura neo unità lavorativa in ciascun ufficio». Il consigliere si chiede poi se i vincitori del bando verrebbero collocati ‘a caso’ e se saranno resi pubblici. e con quali tempistiche, «i precisi compiti da assegnare a ciascuna nuova unità lavorativa o gruppi di lavoratori, e gli strumenti e i criteri di analisi delle performance».

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