Bandecchi: «Decoro, San Valentino, borghi e feste. Porteremo il turismo a Terni»

Il sindaco spiega via Instagram la strada da percorrere: «Tre/quattro mesi per studiare la situazione ed entro fine anno saremo a regime»

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«Faremo di Terni una città turistica e daremo lavoro a tanti. Grazie ai suoi borghi, a San Valentino, alle feste e a un nuovo decoro. Ora 3/4 mesi per studiare il tutto ed entro la fine del 2023 saremo a regime». Parola – via Instagram – del sindaco Stefano Bandecchi che il giorno dopo il consiglio comunale – il primo – in cui ha incassato il ‘via libera’ della maggioranza sulla convalida dell’elezione (il nodo incompatibilità vede invece le minoranze ancora attive e pronte a sollevare la questione di fronte al prefetto di Terni), getta le basi per i prossimi interventi.

Slancio

«Il progetto che abbiamo in mente – afferma il sindaco – porterà sviluppo e risorse e parte da un nuovo decoro per ‘Terni, città di San Valentino’, votata al turismo. Ogni aiuola avrà un design e sarà ‘adottata’ da privati che la cureranno, censiremo l’intero sistema di pubblica illuminazione, renderemo la città bella alla vista anche con fiori ‘ternani’ che la caratterizzeranno. L’industria, l’acciaio, la chimica sono importanti e presto avremo incontri su questi fronti, ma come detto in campagna elettorale, dobbiamo aprire nuove strade e il turismo è fondamentale. D’altronde risollevare economicamente un territorio che per lo studio Ambrosetti è penultimo nella qualità delle sue imprese, perennemente a rischio default, è prioritario».

Borghi e feste

Per Bandecchi un ruolo centrale spetta «ai tanti borghi del ternano, alla loro storia, ai patroni, alle feste come la Festa delle Acque di Piediluco. Ecco, non dovranno durare un solo giorno, le feste, ma un’intera settimana. E ogni borgo avrà la sua. Riempiremo il calendario per almeno 40 settimane l’anno e il Comune farà il suo, con interventi di riqualificazione sulle strade, sulle reti, le infrastrutture. E creando una grande azienda turistica che veicolerà l’immagine di Terni e di San Valentino all’estero, portando qui turisti e ricchezza per le attività. Compresi quei negozi che dovranno aprire negli stessi borghi per offrire servizi a chi vorrà visitarli. Ciò di pari passo con la ricettivita e il grande ‘albergo diffuso’ che abbiamo in mente. Per Natale saremo pronti e chissà che il prossimo non sia davvero il ‘Natale di Terni’. Io sono al lavoro per risolvere i problemi di questa città e magari mi basterà un anno, anno e mezzo per completare il lavoro. Poi toccherà all’Umbria e a Roma».

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