Bianconi, un pastificio in grande affanno

Giano dell’Umbria, i sindacati lanciano l’allarme e si appellano ai giudici

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La situazione del pastificio Bianconi di Giano dell’Umbria rischia di precipitare. Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, manifestando lo stato d’animo dei 46 lavoratori dello stabilimento di Giano dell’Umbria che ad oggi non hanno percepito la cassa integrazione straordinaria chiesta ad aprile, sottolineano che «con il passare del tempo la vertenza si fa sempre più difficile. Il prossimo aprile, infatti, scadrà la cassa integrazione per questi lavoratori e prima di questa data è necessario trovare una soluzione che permetta di difendere il lavoro e di mantenere i livelli occupazionali».

L’affitto Per questo c’è grande attesa, da parte dei sindacati, per la decisione del giudice che dovrà pronunciarsi sull’affitto del ramo d’azienda. A riguardo i segretari generali regionali della Fai Cisl, Dario Bruschi, della Flai Cgil, Michele Greco, e della Uila Uil, Stefano Tedeschi e le Rsu sono tornati a chiedere certezze per questi lavoratori. «L’auspicio – hanno sottolineato- è che, confidando nell’operato dei giudici, queste scelte vengano fatte più celermente possibile, tenendo in considerazione l’interesse generale. Questo perché c’è già chi ha presentato una proposta di affitto di ramo d’azienda e ciò potrebbe aprire uno spiraglio di speranza per i lavoratori coinvolti».

 

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