Caccia in Umbria, posizioni diverse

Perugia, Marco Arcangioli (Enalcaccia) polemizza con le altre associazioni venatorie sul calendario e sulle preaperture

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«È auspicabile che da quest’anno le associazioni venatorie umbre rivedano le proposte da presentare sul calendario venatorio 2016, specialmente sulla preapertura». Marco Arcangioli, presidente della sezione Enalcaccia di Castiglione del Lago, interviene sulle proposte delle associazioni venatorie umbre relative la calendario 2016 e fa un appello «alla responsabilità di tutti per la salvaguardia del patrimonio faunistico regionale».

La legge Il presidente di Enalcaccia ricorda che «la legge nazionale impone che le specie interessate, subiscano detrazioni dei giorni di caccia, anticipando così la rispettiva chiusura per tanti giorni quanti quelli di anticipo e determinando, di fatto, una chiusura anticipata della caccia: infatti negli ultimi giorni del mese di gennaio sono praticamente tra le poche presenti e cacciabili (acquatici e colombaccio) nel territorio». Marco Arcangioli, presidente della sezione Enalcaccia di castiglione del Lago, interviene sulle proposte delle associazioni venatorie umbre relative la calendario 2016 e fa un appello «alla responsabilità di tutti per la salvaguardia del patrimonio faunistico regionale».

Visione responsabile Secondo Arcangioli, insomma, «è bene che l’apertura della caccia torni ad essere esercitata dalla terza domenica di settembre in modo generale, proprio al fine di alleggerire le pressioni, essendo diversificata su più specie, restituendo anche quelle settimane determinanti per consentire una piena o perlomeno accettabile maturazione delle nidiate, recuperando così le ultime giornate di gennaio e dimostrando una visione responsabile per la gestione di un patrimonio faunistico importante per la nostra regione».

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