Camera penale Terni, il nuovo direttivo illustra il programma

«Un notevole incremento del numero degli iscritti su cui stiamo facendo le nostre considerazioni che dovranno ovviamente essere integrate da ulteriori riflessioni»

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del direttivo della Camera penale Terni

È per l’intanto doveroso ringraziare coloro che hanno riposto fiducia in noi. Così come è pure doveroso fare altrettanto rispetto ai pochi che non ci hanno votato. Sia perché ciò è espressione delle regole di democrazia, sia perché sempre ciò, ci servirà di stimolo, per recuperare con la attività, pure tali mancati consensi. Il notevole incremento del numero degli iscritti, pressoché triplicati, abbinato alla massiccia partecipazione alle votazioni per il rinnovo del direttivo (75 sono stati gli elettori rispetto agli 81 aventi diritto), si commenta da sé. In modo univoco e significativo. Nella prima riunione del direttivo abbiamo cercato di interpretare tale inaspettata situazione. E, sul punto, siamo pervenuti ad alcune considerazioni che non esauriscono la genesi dell’accaduto, e che, pertanto, dovranno essere integrate da ulteriori riflessioni, magari più importanti, a noi fuggite: atte a conseguire conclusioni compiute.

ELETTO IL NUOVO DIRETTIVO – L’ARTICOLO

Queste le nostre considerazioni: vi è una aspettativa intensa e variegata che fuoriesce (anche) dal settore e che mira alla riaffermazione della dignità del ruolo dell’avvocato penalista; manifesta è inoltre la esigenza di tutela dei diritti che appartengono ai colleghi dediti alle difese di ufficio ed al patrocinio a spese dello stato; pure evidente, in parallelo, la necessità di rendere le cancellerie del Tribunale e della Procura della Repubblica accessibili, soprattutto dopo la auspicabile imminente fine del periodo Covid; altrettanto palese, in ulteriore parallelo, il bisogno di ottenere la possibilità di rendere agevoli le interlocuzioni con i singoli magistrati della Procura, oggi, e da tempo, condizionate all’inoltro di farraginose richieste scritte, corredate dalla rappresentazione preventiva dell’oggetto dell’invocato colloquio (spesso, di non facile pre-illustrazione); avvertito il tendenziale rispetto delle calendarizzazioni orarie delle udienze, per non commendevole prassi, molto frequentemente non rispettate, con conseguenti nostri impegni in aula, protratti non occasionalmente, ma quasi sistematicamente, fino a tardissima sera; in questa ottica urgente dovrà risultare la riaffermazione della disciplina del protocollo delle udienze, magari parzialmente emendato in meglio, approdato senza giustificato motivo in archivio, nel corso dell’ultimo triennio; sempre nella medesima ottica dovrà essere in ogni modo migliorata la modalità di accesso al carcere, sempre per ridurre il minutaggio di attesa; augurabile, infine, la possibilità di inoltrare a mezzo Pec il numero più elevato di atti (seguirà nota di aggiornamento).

Si era già sottolineato che l’elenco delle aspettative del nostro micro mondo non possa essere certo limitato a quelle appena descritte. Di talché, saranno gradite segnalazioni atte ad individuarne altre. Segnalazioni che potranno pervenire per posta elettronica all’indirizzo della locale Camera Penale o ai soggetti deputati ad occuparsi delle problematiche inerenti le aree di pertinenza che verrano loro assegnate. Tanto che saranno quest’ultimi che, per competenza, dovranno essere destinatari di ogni lamentela, di ogni disservizio, di ogni criticità nelle relazioni con magistrati, con operatori giudiziari in genere ed anche con colleghi, se intese per lesive di norme disciplinari.

Proprio l’accenno a questi ‘delegati’, consente di formulare un chiarimento di premessa, per poi delineare il programma di massima sul quale questo direttivo dovrebbe modulare la propria attività nei prossimi due anni e mezzo. Alcuni dei nuovi iscritti hanno comprensibilmente richiesto o in qualche modo amabilmente lamentato la loro non candidatura a membri del direttivo. Il rilevo trova risposta in una preclusione statuaria (v. art. 15) che inibisce tale opportunità a chi non era membro della Camera dall’anno precedente. Ad ogni buon conto, nella finalità di rendere la associazione quanto più possibile partecipata, si è deciso di individuare alcune aree di competenza (v. infra), all’interno di ciascuna delle quali, chi vorrà, potrà inserirsi. Assicurando un gradito contributo al divenire ed al rafforzamento della funzionalità dell’associazione medesima.

A tal proposito, in via preliminare è opportuno rimarcare (recte: ribadire) che la Camera dovrà seguitare ad avere od a riavere il compito di essere latrice delle esigenze degli avvocati, impegnati più o meno frequentemente nel settore penalistico. Quindi, dovrà assicurare un ruolo latu sensu sindacale, che sarà tanto più incisivo, quanto più interconnesso, nella propria peculiarità, con l’operato del Consiglio dell’Ordine e con l’agire delle altre associazioni locali Nell’un tempo, dovrà: riaccreditarsi nella convegnistica di assoluta qualità, allo scopo di favorire la formazione e l’aggiornamento di tutti gli iscritti (e dei non iscritti, simpatizzanti della materia). Riattivare il sito, in cui dovranno essere pubblicate sia le novità giurisprudenziali e normative, sia, ove ci sarà reso possibile, le novità giurisprudenziali locali e distrettuali; contribuire alla pubblicazione della locale rivista giuridica nella materia penalistica; coordinarsi con la Scuola Forense e collaborare per l’espletamento al meglio delle lezioni per i difensori di ufficio e per la programmazione delle materie convegnistiche, onde contribuire ad evitare sovrapposizioni delle tematiche trattate.

Inoltre, costituire senza indugio dei gruppi di lavoro sulle aree di competenza cui è stato fatto sopra cenno e che, per l’intanto, salvo auspicabili integrazioni, si identificano in quelle di seguito elencate: rapporti con gli iscritti (per favorire la immediata messa a conoscenza da parte del direttivo circa criticità riscontrate nello svolgimento dell’attività difensionale); rapporti con gli uffici giudiziari; rapporti con l’Ordine; rapporti con la Unione; rapporti con le altre associazioni; rapporti con le autorità; osservatorio del carcere e rapporti con il carcere; convegnistica; gestione del sito; rapporti con la scuola; rapporti con la stampa; difese di ufficio/patrocinio a spese dello Stato; rapporti con i giovani avvocati; rapporti con gli uffici di Sorveglianza (Spoleto e Perugia); rapporti con gli sponsor.

Infine, recepire segnalazioni sulla correttezza deontologica nell’espletamento degli incarichi defensionali e su eventuali censurabili episodi di accaparramento di clientela;instaurare una interlocuzione filosoficamente paritetica con gli apicali degli uffici giudiziari; inserire quant’altro venga suggerito da ogni iscritto, di valenza condivisa dal direttivo. Per favorire la più assoluta permeabilità e la massima partecipazione democratica (salvo urgenze specifiche, da disciplinare a sé), con cadenza trimestrale (la prima a fine settembre, e così di seguito) saranno tenute assemblee online, cui ci ha educato il periodo covid, onde consentire a tutti di presenziare con snellezza dagli studi, per così poter dire la propria e per così poter essere aggiornati sulle attività svolte dal direttivo. Si coglie infine la occasione di salutare e ringraziare i membri del direttivo uscente, per la attività da loro profusa nel periodo di conduzione della Camera.

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