Cascata, nessun aiuto e bollette indigeste: «Conviene chiudere»

Terni – La denuncia del titolare di un box suovenir: «Cartelle Enel con importi forfettari e arrivate già scadute con la ‘mora’ da pagare. Basta»

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di Fra.Tor.

«Un’attività commerciale chiusa ormai da mesi, bollette che continuano ad arrivare – anche con importi ‘discutibili’ – e nessun aiuto dal Governo. Così non possiamo andare avanti, ci stanno distruggendo». L’appello arriva dal gestore di uno dei box di souvenir al belvedere superiore della Cascata delle Marmore che pochi giorni fa si è visto recapitare a casa una bolletta di Enel energia, l’ennesima con un importo definito «assurdo».

L’importo della bolletta

«A causa delle restrizioni per il Covid – spiega l’esercente – i box alla Cascata delle Marmore sono chiusi da ottobre, ma nonostante tutto le bollette continuano ad arrivare regolarmente. Nulla di nuovo, direte voi, certo le utenze sono allacciate e quindi le spese continuano. Il problema è nell’importo, perché essendo chiusa l’attività, nella bolletta dovrebbe esserci solo la tassazione minima visto che non c’è consumo. In realtà non è così, perché nella bolletta di novembre-dicembre mi è arrivato un importo forfettario, non avendo effettuato un’autolettura, ma io ho un contatore elettronico quindi avrebbero dovuto vedere che il consumo era pari a zero».

La ‘mora’

Come se non bastasse, al commerciante «le ultime bollette sono arrivate già scadute in cui è stata aggiunta una ‘mora’ pari al doppio dell’importo. Ma stiamo scherzando? Il pagamento in ritardo non dipende certo da me. Questa cosa è avvenuta anche durante il primo lockdown di marzo, in quell’occasione abbiamo chiesto almeno l’annullamento della ‘mora’, ma non ci è stato concesso, ora basta. Credo proprio che mi rivolgerò ad un punto Enel per avere delle delucidazioni e poi andrò dalla guardia di Finanza perché questo ‘gioco’ è ridicolo e per noi letale. Per il nostro tipo di attività non siamo rientrati nel ‘Decreto ristoro’ quindi non abbiamo avuto il minimo aiuto da parte del Governo, tolto il periodo estivo in cui abbiamo avuto un po’ di respiro è praticamente un anno che le nostre attività sono chiuse. Non lavoriamo, non incassiamo e in più dobbiamo pagare ‘more’ che non dipendono da noi? Così ci rovinano».

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