Caso Hiro a Spoleto: in tv l’incubo vissuto dai vicini di Nino Frassica

Richieste di accertamenti anche nel congelatore di due anziani vicini di casa della coppia

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di Giovanni Cardarello

Mentre a Spoleto sono regolarmente in corso le ultime riprese della fiction Don Matteo 14, torna prepotentemente alla ribalta il caso Hiro. Parliamo del gatto della famiglia composta da Nino Frassica, popolare interprete del maresciallo Cecchini, della moglie Barbara Exignotis e della figlia di lei. Il gatto, come ormai noto, è scomparso il 26 settembre dello scorso anno. Al tempo Nino Frassica e la moglie, affranti, avevano offerto 5 mila euro di ricompensa (poi saliti a 10 mila) a chiunque fosse stato in grado di recuperarlo o quantomeno di dare notizie sul suo stato di salute.

Scomparsa gatto Hiro: Nino Frassica indagato insieme alla moglie

Con il tempo il caso è diventato sempre più mediatico fino a superare i confini nazionali e ad essere ripreso dal tabloid inglese The Guardian. Ma con il passare dei giorni è salita anche la tensione. Tensione che probabilmente ha giocato un brutto scherzo alla signora Exignotis, come sostengono le persone che l’hanno denunciata alla procura della Repubblica di Spoleto e come affermato anche nella trasmissione ‘Fuori dal Coro’ di Rete 4, condotta da Mario Giordano, che mercoledì sera si è occupata della vicenda.

Don Matteo 14, Nino Frassica e gli strascichi del caso Hiro a Spoleto

Durante la trasmissione è stato infatti mostrato un video in cui Barbara Exignotis accusa una vicina di aver fatto scappare il gatto di proposito. Ma non solo: gli tira una pietra sulla finestra urlando frasi irripetibili. Nel suo insieme il video documenta la tensione venutasi a creare attorno al caso, fra portoni rotti e pietre tirate sulle auto, telefonate minatorie, richieste pressanti di entrare in ogni singola casa del centro storico di Spoleto dove si sospetta sia trattenuto Hiro. Lo stesso Frassica, in un post Instagram ormai virale, afferma esplicitamente che il felino è trattenuto in una casa di piazza Campello, la piazza che divide il duomo dalla rocca albornoziana. Per non tacere del fatto, come spiega sempre a Rete 4 l’avvocato dei vicini della famiglia Frassica, Fabrizio Gentili, che «ad alcuni è stato chiesto di aprire il surgelatore per verificare che non ci fossero i resti di Hiro».

Una vicenda partita in sordina e poi deflagrata in ogni senso. Tre le principali conseguenze, secondo l’avvocato Gentili: la prima è quella di aver generato uno stato di ansia e terrore nei vicini di Nino Frassica e Barbara Exignotis. Vicini che, sempre secondo il loro legale, si sono dovuti barricare in casa subendo «un grave disagio emotivo» che ha fatto scattare una denuncia penale verso la Exignotis con l’accusa di diffamazione, stalking e violenza privata. Per non tacere, infine, del fatto di aver creato frizioni nel rapporto, fino a qui di reciproca soddisfazione e rispetto, tra la famiglia Frassica e i cittadini di Spoleto.

Per cambiare questo stato di cose, il prossimo 20 febbraio a Nino Frassica, a Raoul Bova e al produttore Luca Bernabei verranno consegnate dal consiglio comunale di Spoleto le ‘chiavi della città’. Un riconoscimento «in segno di gratitudine per il contributo che la fiction sta dando per la promozione del territorio». Un provvedimento, è bene precisare, deciso a novembre, prima che il caso Hiro diventasse cronaca giudiziaria.

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