Città di Castello, l’addio ad Anna Maria

La chiesa di San Pio gremita per i funerali della donna. Il Vescovo: «Ora bisogna solo rimanere in silenzio, pregare e riflettere»

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Un’intera città in lutto. Tanti quelli che mercoledì hanno voluto salutare per l’ultima volta Anna Maria Cenciarini, la casalinga trovata morta nella sua casa a Varesine, tra le colline di Città di Castello lo scorso 29 dicembre.

Città di Castello funerali cenciarini1«Preghiera» Una famiglia distrutta. Così il vescovo Domenico Ciancian ha invitato i fedeli a pregare per Antonio, il marito di Anna Maria, per Christian, il figlio maggiore e anche per Federico, ora rinchiuso in carcere a Capanne e indagato per l’omicidio della madre. Nel giorno dell’Epifania è un dolore ancora più grande dover salutare una madre di famiglia. «Ora serve silenzio, preghiera e riflessione», ha detto il vescovo.

Il ricordo Una morte tanto violenta quanto imprevedibile quella di Anna Maria, una donna semplice e solare, sempre attenta agli affetti. «Una donna devota alla famiglia – ha proseguito nell’omelia il vescovo – soprattutto a Federico che ha dei seri problemi». Con la voce più volta interrotta dal pianto, il ricordo di Anna Maria commuove tutti. Una donna che non meritava questa fine, una morte che, come tante altre, deve per forza di cose spingere a riflettere su come sia possibile evitare queste tragedie.

Città di Castello funerali cenciarini2Il sindaco Al funerale hanno partecipato anche il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, assieme agli assessori Riccardo Carleti e Mauro Alcherigi. Per spegnere le polemiche sul fatto di non aver proclamato il lutto cittadino il sindaco ha affermato: «L’amministrazione comunale è vicina alle famiglie Cenciarini e Bigotti in un momento così tragico e doloroso. Nel rispetto della privacy, con atti concreti, senza sbandierarlo, ha fatto e farà la propria parte come sempre non lasciando solo nessuno ed in particolare chi, suo malgrado, si trova coinvolto in un episodio così efferato che colpisce al cuore una comunità, come la nostra da sempre ispirata ai valori di civiltà, solidarietà e appartenenza». Anche Bacchetta conosceva bene Anna Maria, cresciuta e per lunghi anni residente, assieme ai genitori e fratelli, nel quartiere San Pio X, da cui lui stesso proviene.

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