Come sopravvivere ai bagordi di Natale. La nutrizionista: «Più ‘testa’, meno ‘pancia’»

La dottoressa Finali spiega l’importanza dello stile alimentare e invita a vivere con serenità le feste senza la bilancia in tasca

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di Gabriele Ripandelli

«Non si ingrassa da Natale a capodanno ma da capodanno a Natale». Sembra una provocazione o un gioco di parole abbastanza semplicistico di qualche pubblicitario a corto di idee. Quello con cui la dottoressa Melissa Finali – biologa nutrizionista – ci apre le porte del suo studio e i cassetti delle diete post Natale è invece un dato di fatto supportato anche dai numeri: «Durante le abbuffate natalizie si possono assumere fino a 1.500 kcal al giorno in più rispetto alla normalità, l’aumento di peso medio si aggira tra i 2 e i 4 kg». Se dovessero comunque sembrarvi troppi, fermi prima di buttare via cappelletti, panettoni e altri piatti tipici della tradizione. Mettete giù la bilancia, togliete il metro dal vostro girovita e leggete quanto segue: «La maggior parte delle volte non si tratta del tutto di massa grassa ma sono soprattutto liquidi in eccesso. Se dopo i bagordi si torna a regime, la situazione rientra abbastanza facilmente e velocemente». Doveroso fare una precisazione che andrebbe usata come postilla finale ma che riportiamo in introduzione perché eccessivamente ignorata. Niente rimpianti e preoccupazioni, viviamoci appieno il Natale come un momento di convivialità. Da stampare e sottolineare tre volte, come gli N.B. di quando si studiava. Se lo dice una biologa nutrizionista possiamo fidarci, no?

Melissa Finali

Attenzione alle diete ‘salvifiche’

Ripetiamo insieme: la dieta è uno stile alimentare sano. Troppo spesso invece viene letta come «tolgo i carboidrati», «tiro la cinghia sulle chilocalorie» e «per un po’ niente grassi». Espressioni della quale non fanno parte. La via da percorrere sarebbe quindi fare propria (in teoria e in pratica) la cultura alimentare con le sue corrette abitudini: «L’adozione di un regime iper-restrittivo per recuperare o anticipare gli eccessi – spiega la dottoressa Finali – è errato soprattutto se poi non viene seguito dalla continuità nel mangiare bene». Nel marasma del web si rischia poi di perdersi in diete improbabili che per qualche motivo ci attirano. Facciamo alcuni esempi. «Quella dei beveroni tipo è diseducativa e commerciale. Una volta abbandonata, il cliente riprende infatti subito il peso perduto perché non ha imparato come mangiare e perché le figure che vengono affiancate ai programmi hanno solo seguito corsi aziendali e non potrebbero teoricamente prescrivere diete. Quella dei gruppi sanguigni è troppo riduttiva dato che raggruppa l’alimentazione di 7 miliardi di persone in soli 4 gruppi». Le linee guida per avere una mappa più generale ed evitare di perdersi non gustano mai: «Riducendo i carboidrati e aumentando le quantità di proteine, ovviamente si dimagrisce perché grazie all’effetto anoressizzante sono più sazianti. Le diete con pochi carboidrati e grassi non sono però compatibili a lungo termine con le esigenze dei globuli rossi del sangue e del cervello che generalmente si nutrono di prodotti del metabolismo dei carboidrati. Il cuore ottiene nutrimento dall’ossidazione dei grassi».

Piccoli trucchi per vivere bene

Arrivati a questo punto dovrebbe essere chiaro che, per i pasti di natale o dopo i bagordi, i consigli siano pressoché gli stessi attingendo in maniera generale alle regole del mangiare sano. Partiamo dalla preparazione: «Una bella oretta di camminata aiuta l’organismo a metabolizzare meglio il pasto successivo». Per quanto riguarda il menù si può fare attenzione alle quantità gustandosi comunque tutto: «Limitarsi a mangiare una sola portata porterebbe frustrazione e inoltre, dal punto di vista nutrizionale, non è detto che sia la scelta migliore: meglio assaggiare poco di tutto. Consiglio valido anche dopo capodanno, quando al solo risotto in bianco si possono preferire verdure e legumi o pesce». Che in cucina anche l’occhio voglia la sua parte non è solo un modo di dire: «I piatti piccoli si riempiono prima e appagano la vista». In chiusura alcune nozioni da tenere a mente: «Dopo pasti pesanti si può optare per delle buonissime vellutate o zuppe di cereali e legumi. Sgranocchiare qualcosa prima di iniziare il pasto è buona norma, aumentando la frequenza con pasti più piccoli. Meglio ancora se cruditè perché sono ricche di fibre e abbassano l’indice glicemico. Arrivando ai temutissimi carboidrati, limitiamoci a tirarli fuori da materie prime come i cereali piuttosto che da pasta e pane. L’apporto di carboidrati semplici e complessi sarà già abbondante tra cappelletti, lasagne e dolci vari. Piccolo trucchetto per l’acqua, che deve essere abbondante, è berla lontana dai pasti così che non rallenti la digestione. Le tisane sono ottime amiche quindi zenzero, finocchio e tarassaco sono i benvenuti a tavola per depurare e ridurre i gonfiori». Non resta che augurarvi buone vacanze natalizie e buone mangiate.

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