Comune di Terni, sindacati divisi

Venturi (Uil) e Collazzoni (Usb) attaccano l’assessore Ballerani e le altre organizzazioni sindacali: «Incontri ‘segreti’»

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La procedura di conciliazione al tavolo del prefetto Bellesini di giovedì, per evitare che venerdì 25 settembre i lavoratori del Comune di Terni scioperino per un’ora, non sembra essere andata per il meglio. «Toni alti da parte dell’assessore Cristhia Falchetti Ballerani e dietro front da parte di alcuni rappresentanti sindacali», ha detto Gino Venturi, segretario della Uil di Terni, lunedì mattina in conferenza stampa.

Incontro ‘segreto’ «C’è qualcosa che non ci torna – ha spiegato Venturi – perché a nostro avviso è avvenuto un fatto gravissimo. Siamo venuti a sapere che mercoledì mattina si è svolto un incontro ‘segreto’ tra l’assessore al personale e alcuni rappresentanti sindacali di Cisl e Cgil. Né noi come Uil, né i rappresentati dell’Usb ne eravamo a conoscenza. Non ci è dato sapere cosa si siano detti, sta di fatto che il giorno successivo, all’incontro al tavolo del Prefetto, alcuni componenti delle Rsu si sono tirati indietro in merito allo sciopero».

Atteggiamento aggressivo Anche l’atteggiamento dell’assessore Ballerani non piace molto a Gino Venturi e a Fabrizio Collazzoni (Usb). «L’assessore, al tavolo, ha esordito dicendo che non ci sarebbe stato nulla da conciliare. Un atteggiamento di chiusura, quindi, ancor prima di iniziare a dialogare. Inoltre, a lasciarci sbigottiti sono stati i suoi modi aggressivi nei confronti del dirigente al personale. Temiamo delle ripercussioni».

GUARDA L’INTERVISTA A FABRIZIO COLLAZZONI

Passi indietro Per martedì 22 è in programma una riunione tra tutte le rappresentanze sindacali per mettere ai voti lo sciopero. «Da quello che è emerso in questi giorni – spiega Fabrizio Collazzoni – crediamo proprio che qualcuno farà un passo indietro. Noi, la Uil e l’assemblea generale del personale del Comune di Terni, restiamo fermi sui nostri punti. Siamo preoccupati del decadimento dei servizi e del disinteresse totale da parte dell’amministrazione. La vita dei cittadini è legata ai servizi (asili, verde pubblico, strade, orari dei negozi), ma l‘egoismo dell’amministrazione la porta a pensare solo a se stessa».

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