Comune Terni, ‘caso’ Primieri: il prefetto Bruno chiarisce

Inviato il parere relativo all’ex AP e alla presenza in commissione

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Il prefetto Bruno

«Relativamente alla possibilità di costituire un Gruppo misto unipersonale, il citato comma 4, ultimo periodo, dell’articolo 25 del regolamento dispone che i consiglieri rimanenti del Gruppo di nuova costituzione, che risulta ridotto a meno di tre componenti, possono confluire nel Gruppo misto, senza dare indicazioni in ordine alla composizione numerica di quest’ultimo, come è stato evidenziato dallo stesso segretario generale nel parere reso. Pertanto, sembrerebbe che tale Gruppo misto, se non già costituito, possa essere formato unicamente dai predetti ‘consiglieri rimanenti’ indipendentemente dal loro numero». È uno dei passaggi del parere – l’atto è stato trasmesso a tutti i consiglieri, sotto il pdf completo per avere una lettura completa – del prefetto di Terni, Giovanni Bruno, in relazione al ‘caso’ legato all’ex AP Danilo Primieri e alla presenza in III commissione dopo la fuoriuscita dal gruppo legato al sindaco Stefano Bandecchi. Di mezzo c’è anche altro.

IL PARERE DEL PREFETTO BRUNO – LEGGI (.PDF)

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La proporzionalità

Da un lato viene sancita la possibilità di costituire il gruppo unipersonale, dall’altro ecco che c’è il discorso della proporzionalità da garantire: «II ministero dell’Interno, ha rappresentato che, in base a quanto disposto dall’articolo 38, comma 6 del decreto legislativo n. 267/00, le commissioni consiliari sono disciplinate dall’apposito regolamento comunale con l’inderogabile limite riguardante it rispetto del criterio proporzionale nella composizione. Le forze politiche presenti in consiglio devono, pertanto, essere il più possibile rappresentate anche nelle commissioni in modo che ciascuno di esse sia riprodotto il loro peso numerico e di voto». Bene, dunque che si fa? «Nelle more delle modifiche normative, qualora dovesse verificarsi una situazione di stallo delle attività concernenti le commissioni consiliari, si richiama il consolidato avviso del ministero dell’Interno secondo cui l’oggettiva impossibilità di insediare validamente le commissioni giustifica il riespandersi della piena attribuzione delle competenze del consiglio comunale, del quale le commissioni costituiscono articolazioni, essendo prive di competenza autonoma». Sì, perché in sostanza viene chiarito che è l’ente locale che deve regolamentare – con statuto e regolamento – la questione. Negli ultimi mesi, su questo fronte, ci sono state numerose sedute in III commissione.

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La presidente del consiglio comunale rimane sulla sua tesi: «Nel regolamento adottato dall’Ente, giova ribadirlo, non c’è alcuna previsione normativa che preveda la possibilità di costituzione del Gruppo misto unipersonale, mentre è specificamente previsto che per la formazione di un Gruppo nel corso del mandato occorre un numero minimo di tre Consiglieri (art. 25 comma 4) e che la designazione del Presidente del Gruppo misto rispetta il criterio della rotazione semestrale dell’incarico, salvo diversa ed unanime determinazione del Gruppo… (art. 25 comma 6), neanche per la designazione del Presidente è dunque prevista alcuna deroga per il gruppo misto che, anzi, viene formalmente richiamato al principio della rotazione, rotazione che presuppone una pluralità di membri. La nota della Prefettura, che ringrazio per la rapidità con cui ha provveduto, a cui il suddetto consigliere fa riferimento, infatti, non è di alcun conforto alla tesi sostenuta dallo stesso Primieri e dalla minoranza. Lo stesso ministero dell’Interno in più di un parere ha statuito che sarebbe auspicabile il recepimento del principio espresso nella pronuncia del Tar Veneto sul gruppo misto unipersonale, da parte degli enti locali ma che tale recepimento deve necessariamente passare da una modifica del regolamento ove il regolamento, come nel caso che ci occupa, non lo preveda espressamente. Nonostante la Prefettura non abbia ritenuto opportuno un confronto con la scrivente nella veste istituzionale di presidente del consiglio comunale, dando invece ampio spazio ai consiglieri di minoranza, è comunque pervenuta alle stesse conclusioni rappresentate dal segretario generale e dalla sottoscritta che, pertanto, fin quando non interverrà una specifica modifica del regolamento, non adotterà alcun diverso provvedimento». Vedremo l’esito. 

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