Comune Terni, check atti: «Migliorare i contenuti». Salgono le indicazioni

Le ‘osservazioni’ passano da otto a quattordici rispetto al primo semestre 2023. La relazione sul controllo di regolarità amministrativa e contabile, focus sulla privacy

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di S.F.

«Nel campione di atti esaminati non sono stati evidenziati rilievi tali da inficiare la legittimità degli stessi né si è reso necessario intervenire con azioni correttive. Tuttavia, si raccomanda a tutti gli uffici di migliorare i contenuti degli atti». La firma è del segretario generale – nonché responsabile della prevenzione, corruzione e trasparenza – del Comune di Terni, Iole Tommasini: è il responso del controllo di regolarità amministrativa e contabile del secondo semestre 2023 che, in sostanza, è identico a quello del primo semestre. Ma con un bel po’ di indicazioni ed osservazioni in più.

Indicazioni quasi raddoppiate

Nulla di eclatante o particolare, d’altronde ci si basa sul Tuel e sul regolamento comunale approvato nel dicembre 2021. Si tratta di un controllo di natura informativa e di supporto alle direzioni di palazzo Spada per «migliorare l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativaæ, oltre che dei livelli qualitativi in materia di trasparenza, comunicazione e riservatezza dei dati personali. Estrazione degli atti (43 determine dirigenziali e 22 scritture private) a febbraio (con la Tommasini presente il gruppo composto dai dipendenti Federico Bordoni, Marco Montanucci, Alessandra Sabina e Maila Zambernardi) e via al controllo: nel primo semestre le indicazioni per migliorare i documenti erano state otto, ora sono quasi raddoppiate (quattordici). Esempi? «Prestare massima attenzione alla normativa privacy ed evitare / limitare il trattamento dei dati personali nelle determinazioni quando le finalità perseguite nei singoli casi possono essere realizzate mediante dati anonimi o altre modalità che permettano di identificare l’interessato solo in caso di necessità; anche in presenza di un obbligo di pubblicità è consentita la diffusione dei soli dati personali la cui inclusione in atti e documenti sia realmente necessaria e proporzionata al raggiungimento delle finalità perseguite dall’atto». Un passaggio che in precedenza non era stato messo nero su bianco dalla Tommasini. Di mezzo c’è inoltre il nuovo codice dei contratti pubblici e l’imposta di bollo, la pubblicazione delle determine, richiamo ai riferimenti normativi e altro ancora.

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