Consulta immigrati, resa dei conti in arrivo

Terni, convocata per il 7 settembre l’assemblea generale, con il rischio che – se non ci sarà il numero legale – l’intero organismo possa decadere

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L’ora del chiarimento sembra essere arrivata. Dopo vari allarmi lanciati da Maria Hotico, presidente della Consulta comunale per l’immigrazione, il presidente del consiglio comunale di Terni, Giuseppe Mascio, ha infatti convocato – mercoledì 7 settembre alle 17 – l’assemblea della Consulta affinché si possa procedere alla nomina dei membri in surroga ai sensi dell’articolo 10 del Regolamento della Consulta.

Il regolamento Nell’articolo 10 si legge che “L’assemblea della Consulta viene eletta a suffragio diretto, con voto libero e segreto. Hanno diritto al voto i cittadini stranieri iscritti, 45 giorni prima della data delle votazioni, nelle liste anagrafiche dei residenti nel Comune di Terni, ed aventi compiuti i 18 anni di età. Più specificatamente, si tratta di cittadini stranieri provenienti da paesi UE, cittadini extra comunitari in possesso di Carta di soggiorno o di permesso di soggiorno in corso di validità alla data delle votazioni, apolidi e rifugiati. Sono eleggibili nell’assemblea o alla carica di presidente e vice presidente i cittadini che presentino i requisiti necessari per l’elettorato attivo e che non abbiano riportato condanne penali risultanti da sentenza passata in giudicato”.

Maria Hotico

Maria Hotico

Cambio di residenza La presidente Hotico, nei mesi passati, aveva lamentato più volte di non riuscire a svolgere a pieno il lavoro della Consulta perché ostacolata dall’amministrazione comunale. Ma ciò che l’aveva più alterata era stata una telefonata dalla segreteria del presidente del consiglio comunale nella quale le si annunciava il decadimento dalla carica perché ora residente nel Comune di Narni. Il presidente del consiglio comunale Giuseppe Mascio sottolinea come la presidente sapesse «benissimo la situazione, tanto che lei stessa aveva annunciato, al momento dell’elezione, che la sua situazione sarebbe cambiata e sarebbe diventata incompatibile».

Mascio Giuseppe1 Terni

Giuseppe Mascio

Le ‘surroghe’ Secondo il presidente del consiglio comunale, inoltre, «dei 25 membri di cui la Consulta originariamente era composta, molti non possono più farne parte, essendo nel frattempo diventati cittadini italiani o avendo anche loro cambiato residenza». Proprio per questi motivi Mascio si è visto costretto a convocare l’assemblea. «Temo sarà deserta – esclama – e il rischio è rappresentato dal fatto che la Consulta potrebbe contare, ormai, meno della metà dei membri effettivi, vista anche la difficoltà delle ‘surroghe’ e se si scende sotto i 13 membri la Consulta decade e si deve rieleggerla per intero».

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