Coop, rinnovato contratto nazionale

Accordo tra sindacati, Legacoop, Confcooperative e Ancc: aumenti contrattuali e benefici. Coinvolti circa 2 mila lavoratori umbri. Ma non mancano le preoccupazioni

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L’ipotesi di accordo è stata siglata la scorsa settimana da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltcucs Uil con Legacoop, Confcooperative e Ancc. Lunedì invece c’è stato l’incontro tra i sindacati del terziario e i lavoratori coinvolti perché a cinque anni dalla scadenza naturale è tutto fatto per il rinnovo del contratto nazionale Coop Centro Italia.

L’accordo e le preoccupazioni

I sindacati spiegano che «c’è stato apprezzamento per l’intesa raggiunta perché il rinnovo porterà aumenti contrattuali (65 euro al IV° livello full time), una una tantum di mille euro e altri benefici in termini di assistenza sanitaria integrativa». Non tutto fila liscio, c’è preoccupazione per l’andamento economico del territorio e il decremento dei consumi: «Una situazione – proseguono – nella quale paradossalmente si registra una continua apertura di nuovi spazi commerciali, nei quali spesso si applicano contratti diversi e peggiorativi, con retribuzioni molto più basse rispetto a quelle di Coop, determinando così un’evidente concorrenza sleale che danneggia prima di tutto i lavoratori. In prospettiva, inoltre, preoccupa fortemente il rischio di aumento dell’Iva, che determinerebbe evidentemente un’ulteriore contrazione dei consumi». Sul cambiamento nelle abitudini di acquisto dei cittadini umbri Filcams, Fisascat e Uiltucs chiudono affermando «seppure anch’esso nel solco della riduzione dei consumi, le lavoratrici e i lavoratori di Coop considerano positivo per i suoi effetti sociali e ambientali».

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