Coronavirus, 49enne deceduto ad Assisi

Il sindaco Proietti: «Una tragedia che fa riflettere. Serve ogni sforzo possibile, ad ogni livello, da quello personale a quello istituzionale, per contenere la pandemia»

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«Un’altra persona è morta a causa del Covid-19. Si tratta di un uomo di 49 anni, ricoverato prima a Terni e da alcuni giorni a Roma. Lascia la moglie e due figli adolescenti». L’amministrazione comunale di Assisi esprime «il più profondo cordoglio per la scomparsa del concittadino e si stringe accanto ai familiari in questo momento terribile. L’intera famiglia era stata colpita dal CovidO ed è stata circondata dall’affetto di tutta la comunità, ma questo non è bastato a vincere la battaglia contro il virus».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Il sindaco: «Una tragedia»

«È una tragedia straziante – dice il sindaco Stefania Proietti – che ci colpisce moltissimo per la morte di un uomo così giovane, un padre di famiglia, e per il fatto che sia stato ucciso dal virus che da un anno ci sta stremando e, soprattutto in questa fase, ci sta togliendo tanti, troppi affetti. A nome mio personale, dell’amministrazione comunale e per conto della comunità e di tutta la città di Assisi esprimo le più sentite condoglianze, e tutta la vicinanza umana, in questo momento di infinita tristezza in particolare per la moglie Antonella, per i figli Aurora e Alessandro, per i genitori e tutti i familiari di Andrea. Sono tante, troppe le persone uccise da questo maledetto virus in questo periodo nella nostra città, che ha visto e vede interi nuclei familiari ricoverati in ospedale. Questa enorme sofferenza deve farci riflettere sulla urgente necessità di ogni sforzo possibile, ad ogni livello, da quello personale a quello istituzionale, per contenere la pandemia, per evitare la crescita del contagio, per effettuare sempre più vaccini a fasce di popolazione sempre più ampie, a partire da quelle più fragili e più esposte. Non possiamo arrenderci, dobbiamo continuare a combattere fino a vincere la battaglia contro il Covid, dobbiamo farlo soprattutto ed a maggior ragione per chi soffre per la perdita dei propri cari».

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