Covid, è morto l’Imam di Perugia Abdel Qader

Ricoverato in terapia intensiva dal 29 gennaio, le sue condizioni erano gravi da diversi giorni. All’inizio non aveva trovato spazio in terapia intensiva

Condividi questo articolo su

L’azienda ospedaliera di Perugia ha confermato il decesso dell’Imam di Perugia Abdel Qader Mohamad, 72 anni, ricoverato per Covid al Santa Maria della Misericordia. 

Morto per complicazioni da Covid

Abdel Qader, guida della comunità islamica perugina, è deceduto alle 19,40 di sabato. Era stato ricoverato in Terapia Intensiva 2 il giorno 29 gennaio scorso, dopo diversi giorni di attesa, perché affetto da polmonite interstiziale da Sars-CoV2, aggravatasi negli ultimi giorni – riporta la nota dell’ospedale – nonostante tutte le terapie mediche e supporti intensivi messi in atto». La direzione generale dell’azienda ospedaliera ha espresso «le più sentite condoglianze alla famiglia e la vicinanza alla comunità islamica». Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dalle principali istituzioni cittadine.

Nota di cordoglio dell’amministrazione comunale

«Apprendiamo con profonda tristezza la notizia della scomparsa dell’Imam di Perugia Abdel Qader Mohamad, avvenuta sabato sera nel reparto di terapia intensiva del nosocomio perugino, in cui era ricoverato da fine gennaio». In una nota il sindaco Andrea Romizi, a nome dell’amministrazione e dell’intera città di Perugia, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa dell’Imam. «Siamo vicini alla famiglia e a tutta la comunità islamica della città – ha detto Romizi – a cui ci stringiamo in questo momento di dolore».

Il dolore della figlia Sumaya

Il dolore del cardinale Bassetti: «Se ne va un fratello»

Cordoglio viene espresso anche dal presidente della Cei e arcivescovo di Perugia, il cardinale Gualtiero Bassetti: «Ho appreso con tanta tristezza e commozione che il fratello imam Abdel Mohamed Qader ha lasciato questo mondo, sopraffatto dal terribile morbo, che sta particolarmente colpendo la nostra Umbria. Ringrazio il Signore per avermi fatto incontrate questo fratello – prosegue il cardinale -, con il quale ancora, soprattutto nei primi anni del mio episcopato perugino, ci siamo tante volte confrontati. Da vero credente e uomo di preghiera ha testimoniato la pace e l’amore fra gli uomini e tante volte abbiamo insieme condiviso le gioie, le sofferenze e i drammi della nostra gente, soprattutto dei poveri e degli ultimi. Per lui – evidenzia Bassetti – le vere distanze fra uomo e uomo non erano quelle determinate dalla differenza di religione e di credo, ma dalla capacità di amare. Caro Abdel, ti ho ricordato tante volte nella preghiera in questi giorni, perché tu potessi rimanere fra noi, ma sappiamo che ‘le vie dell’Onnipotente non sono le nostre vie e i suoi pensieri distano dai nostri quanto il cielo dista dalla terra’. Continuerò ad invocare per te Colui che è misericordioso, perché ti doni la ricompensa riservata ai suoi giusti».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli