Da Spoleto a Foligno, fino a Perugia: è caos rifiuti abbandonati

La storia è tristemente nota: piccoli imprenditori si disfano dei rifiuti in campagna per non pagare i costi di smaltimento. Pesa la chiusura dei centri di raccolta

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Non si fa a tempo a ripulire che c’è già chi sversa altri rifiuti. E, quel che è peggio, è che dopo ripulito (spesso attraverso un intervento volontario di cittadini e associazioni), i rifiuti restano lì per settimane, talvolta mesi, prima di essere smaltiti in modo adeguato. Ciò perché l’iter è complesso e farraginoso e spesso – come per il caso dei neon al led rinvenuti ad Assisi di cui vi abbiamo parlato – occorre prima risalire ai responsabili per avviare l’iter di rimozione e smaltimento.

A Foligno ripulita la collina

Sulla collina di Foligno

Nella giornata di mercoledì sono stati recuperati i rifiuti abbandonati tra Scandolaro, Roviglieto e Cancelli, area collinare di Foligno, sopra Sant’Eraclio. Ne dà conto Il Messaggero di oggi con tanto di foto. C’erano tappeti, pezzi di automobili, imballaggi vari, giochi per bambini, attrezzi edili. Si è proceduto al recupero e alla verifica dei rifiuti che poi sono stati posizionati in specifici punti da dove poi verranno rimossi e destinati allo smaltimento. Si spera presto. Perché la velocità di comparsa di nuovi microdiscariche è di gran lunga superiore a quella con cui vengono individuate.

Altra denuncia: tubi e pneumatici

Pneumatici in località Cancelli

Accade così che mentre su un verdante si ripuliva, poco distante, in località Cancelli, meta di gite domenicali per gli appassionati del trekking e della mountain bike, un uomo ha inviato una segnalazione video dopo aver incontrato sul proprio cammino un cumulo di pneumatici a bordo strada e, poco distante, dei tubi. Si tratta in questo caso (come nella maggior parte) di scarichi che avvengono da piccoli imprenditori del settore che, magari dopo aver lavorato in nero, si disfano dei rifiuti lasciandoli in strada. 

A Perugia

Le zone del territorio comunale di Perugia dove vengono lasciati rifiuti sono purtroppo note e periodicamente vengono ripulite ma non per questo si attuano sistemi di controllo più incisivi. E gli abbandoni quindi ricominciano. A Ponte San Giovanni, nella zona industriale di Balanzano, ci sono alcune strade periferiche che vengono regolarmente insozzate; stesso discorso lungo il percorso verde o lungo il torrente Genna,  dietro il cimitero di via Settevalli oppure in zona Rimbocchi, nei pressi del Cva, nel quartiere San Marco e persino a Cenerente. I materiali sono tra i più svariati: residui di lavori edili, pezzi di mobili, giocattoli, pneumatici, addirittura elettrodomestici. 

A Bettona

Rifiuti al campo di Bettona

Altra denuncia da Bettona, dove una parte a ridosso del campo sportivo è diventata negli anni una discarica a cielo aperto con materiale di ogni tipo: c’è pure uno scooter. «Sono lì da mesi – denuncia a umbriaon.it una lettrice – quando hanno rifatto il campo sintetico i rifiuti li hanno spostati ma non li hanno portati via».

A Spoleto

Problema rifiuti abbandonati e decoro urbano anche a Spoleto. Sulle rive del torrente Marroggia si incontrano rifiuti di ogni tipo: da quelli figli di ‘semplice’ maleducazione (cartacce varie, bottiglie in plastica etc) a quelle più gravi, figlie di sversamenti ragionati di piccoli imprenditori criminali. Il comitato residenti del centro storico ha scritto in proposito una lettera aperta al sindaco Umberto de Augustinis, al presidente della Vus (Valle Umbra Servizi) Vincenzo Rossi e al direttore generale dell’Arpa Umbria Luca Proietti per denunciare il degrado per la salute pubblica e il decoro pubblico.

Le cause

La chiusura dei centri di raccolta è solo uno dei problemi. Certo, rendere più agevole ed economico lo smaltimento dei materiali di scarto potrebbe aiutare, ma il fenomeno è storico ed era largamente presente anche in epoca pre Covid. La storia è tristemente nota in ‘Terra dei Fuochi’ dove il fenomeno è diffusissimo fin dagli anni Ottanta e dove si è arrivati al livello successivo: le aree di sversamento in campagna si sono talmente saturate che per liberare spazio i materiali vengono dati alle fiamme per poter scaricare ancora. 

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