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Terni, volontari di ‘Mi Rifiuto’ venerdì e sabato al lavoro in via Mirimao e via Bartocci

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Due interventi a Terni da parte dei volontari di ‘Mi Rifiuto’: il primo in via Mirimao, con rifiuti che invadevano anche tutta l’area interna del campo scuola; il secondo in via Bartocci dove regna «il vandalismo comune».

Via Mirimao

Il breve tratto di strada che conduce dall’ingresso del campo scuola al circolo della scherma, «è un luogo in cui transitano ogni giorno centinaia di persone, molte delle quali per fare attività fisica, camminare o correre», sottolineano i volontari. «Molta è stata la spazzatura che, insieme ai volontari di ‘Retake Terni’ e ‘Contagio’, abbiamo ripulito. La domanda nasce spontanea: possibile che lo abbiamo visto solo noi? Possibile che siano tutti distratti al punto di non vedere in quali condizioni siano ridotti i giardini e gli spazi verdi al di qua e al di là della recinzione? Perché, si, noi oggi abbiamo ripulito la parte ‘pubblica’ ma i rifiuti invadono anche tutta l’area interna sia del campo scuola che del circolo della scherma. Ci auguriamo, quindi, che la nostra iniziativa possa spronare i gestori di queste aree a completare il lavoro affinché le passeggiate di tutti noi possano essere contornate solo dai colori della natura e non anche da quelli, di bottiglie, carta, plastica o televisori. Così come ci auguriamo che anche tutti quei cittadini ‘distratti’ possano d’ora in poi contribuire al mantenimento dello stato di pulizia di questo breve camminamento evitando di gettare in terra i piccoli rifiuti ma anche, perché no, tirando su da terra una cartaccia o una bottiglietta».

Via Bartocci

Nella zona periferica della città c’è «un parcheggio ‘fantasma’ e, tanto per cambiare, un’enorme cumulo di rifiuti», denunciano. «Questa è una di quelle situazioni dove difficilmente una descrizione riesce a rendere giustizia al ‘vandalismo comune’ che oramai sta andando oltre ogni possibilità di tolleranza facendo si che qualunque cittadino si senta in diritto di poter lasciare, in mezzo la strada, la sua bella lavatrice oppure sul ciglio, tra le fronde, una decina di sacchetti di calcinacci. È vero, i controlli ci sono ma non riescono comunque ad arginare il fenomeno. E il motivo è semplice: siamo al punto in cui il controllo dovrebbe essere 1 a 1, tanto è diffuso il fenomeno. E non è umanamente possibile. Perché dobbiamo capire che tra chi abbandona una lavatrice e chi lascia in terra una cartaccia o un mozzicone di sigaretta, non c’è differenza. Perché alla base c’è sempre lo stesso scarso senso civico, lo stesso menefreghismo verso la cosa comune, lo stesso disinteresse verso il bello ed il decoro. Sempre supportati da Asm e Comune di Terni che ringraziamo per la fattiva collaborazione».

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