Danni per l’alluvione in Umbria: Consiglio dei ministri stanzia 600 mila euro

Tesei e Melasecche soddisfatti della dichiarazione di stato di emergenza: «Esigenze anche in altri territori esclusi dal Governo»

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Il Consiglio dei ministri, su proposta della presidente Giorgia Meloni, venerdì sera ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi il giorno 15 settembre 2022 nel territorio dei comuni di Gubbio, di Pietralunga e di Scheggia e Pascelupo, in provincia di Perugia, con lo stanziamento di 600 mila euro per far fronte alle esigenze più immediate. La presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e l’assessore regionale alla Protezione civile Enrico Melasecche, hanno appreso con soddisfazione la notizia, ma vogliono tenere presente anche delle esigenze rappresentate da altri Comuni non menzionati nella delibera della presidenza del Consiglio.

La Regione pensa anche ad altri comuni

La Regione a seguito degli eventi alluvionali si era immediatamente attivata per supportare, sia con proprio personale a coordinare le attività dei tanti volontari che si erano resi disponibili a portare aiuto nelle zone colpite, sia mettendo a disposizione i mezzi e le attrezzature della colonna mobile. Con una delibera del 19 settembre aveva poi messo a disposizione dei Comuni le somme necessarie per i primi interventi, indicando sin da subito che ci fossero le condizioni per una richiesta dello stato di emergenza nazionale. La presidente Tesei aveva poi presentato la richiesta inserendo, oltre ai comuni per i quali è stato dichiarato venerdì lo stato di emergenza, anche altri comuni limitrofi per i quali però il Governo non ha ritenuto che i danni riscontrati potessero rientrare in un evento di livello nazionale. L’assessore Melasecche ha comunque assicurato alle amministrazioni comunali interessate che la Regione non ha ancora assegnato tutti i fondi che aveva a disposizione per le emergenze locali e che terrà presente le esigenze rappresentate da tutti i comuni colpiti da eventi eccezionali, compreso quello del 15 settembre. Occorrerà ora attendere l’emanazione dell’ordinanza del capo del dipartimento di Protezione civile per le indicazioni sulle procedure ed i tempi per presentare un piano degli interventi da sottoporre all’approvazione dello stesso dipartimento di Protezione civile nazionale.

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