‘Diritti a Todi’ chiude con grandi ospiti

Al festival internazionale del cinema sui diritti umani, Mussie Zerai, tra i candidati al premio Nobel per la pace 2015

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Sarà un fine settimana d’eccezione, in Umbria, per la chiusura di ‘Diritti a Todi. Human Rights International Film Festival’. La manifestazione offre un cartellone denso ed un parterre di ospiti di altissimo livello, che si alterneranno tra il Cinema Jacopone, Palazzo del Vignola e la Sala del Capitano del Popolo.

I film Quattro i lungometraggi in visione sabato: ‘The Érpatak model’, di Benny Brunner: viene dall’Olanda e svela l’autoritarismo con cui il sindaco ungherese Mihály Zoltán Oros amministra la sua città (alle ore 15.30); ‘Lucciole per lanterne’, di Stefano e Mario Martone: illustra le battaglie delle donne che si oppongono alla costruzione di cinque grandi dighe nella Patagonia cilena (alle 17); ‘Four become parents’, di Eva Maschke – in prima mondiale – arriva
dalla Germania e indaga il desiderio di avere figli delle coppie omosessuali (alle 19); ‘A tiro de piedra de la carcel’, della spagnola Raquel Castells – in prima europea – ritrae tre adolescenti palestinesi dei Territori Occupati (alle 20).

I ‘corti’ Dodici, invece, i cortometraggi, che saranno proiettati in successione dalle 16.30, con inizio ogni ora, l’ultima serie alle 19.30. Sono produzioni italiane e europee (Olanda, Svizzera, Polonia, Grecia, Spagna), mediorientali (Libano) e coproduzioni tra Francia, Germania, Palestina, Uganda.

I dibattiti Alle immagini e alle voci sugli schermi, si affiancano le testimonianze e le analisi degli ospiti che si confronteranno nelle due sessioni di lavori (11-13.30 e 14.30-17) della conferenza ‘Fortezza Europa’: il fallimento nella gestione dei flussi migratori. Con il direttore generale di Amnesty International Italia, Gianni Rufini, interverranno il ministro degli esteri Paolo Gentiloni, Beat Schuler dell’alto commissariato Onu per i rifugiati, don Mussie Zerai, presidente dell’agenzia per la cooperazione allo sviluppo Habeisha, che è tra i candidati al
premio Nobel per la pace 2015, l’avvocato Anton Giulio Lana, segretario generale dell’Unione forense per la tutela dei diritti umani, la docente di demografia Elena Ambrosetti e Vittorio Longhi, giornalista del New York Times.

I premi Alle 21.30 riflettori di nuovo accesi nella sala del Cinema Jacopone per la proclamazione dei vincitori. Otto i premi da assegnare: miglior documentario e miglior cortometraggio, premio Agpci, premi della giuria di studenti, premio del Centro studi americanistici “Circolo Amerindiano”, premio di Amnesty International, premio dell’Aamod. Tutti saranno proiettati domenica sera, al Palazzo del Vignola, con l’arrivederci alla seconda edizione.

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