Discarica Le Crete: sbancamenti sospetti

Orvieto, le associazioni Amici della Terra e Wwf contro Acea dopo il diniego ad usare il georadar: «Controllare le autorizzazioni»

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Una vera e propria battaglia a colpi di accessi atti, ricorsi e lettere ufficiali inviate anche al ministero dell’Ambiente, oltre che alle istituzioni locali.

La battaglia

Per provare a fermare la discarica, su cui sarebbero in corso ‘movimenti sospetti’ arriva ora una nuova istanza di accertamenti urgenti. A inviarla al ministero, nonché alla Procura, alla Regione e al comune di Orvieto, sono le associazioni Amici della Terra e Wwf che, per tramite del legale ambientalista Valeria Passeri, hanno inviato una nuova richiesta ufficiale per effettuare controlli sui nuovi lavori di sbancamento in atto nel sito de Le Crete e che si riferiscono al secondo calanco e che differirebbero, secondo gli astanti, rispetto agli elaborati progettuali e all’autorizzazione Aia del 5 luglio scorso, già impugnata dinanzi al Tar.  

Georadar in discarica

Dopo il diniego, da parte di Acea, ai monitoraggi che l’Arpa avrebbe voluto effettuare nella discarica con il georadar, partono, dunque, nuove carte bollate per sapere cosa sta facendo l’azienda che gestisce la discarica dopo che sono stati notati una serie di notevoli sbancamenti, tutti fatti di recente, come testimoniato dalle numerose foto allegate ai documenti inviati a procura, prefettura, ministero dell’Ambiente, comune e Regione.

Tutelare la salute

«Queste associazioni – specifica la Passeri – chiedono che siano fatti i dovuti accertamenti stante il superiore interesse pubblico alla tutela della salute, per quanto riguarda la tipologia di rifiuti conferiti ed eventuali denegate presenze di tossicità, e considerato l’altrettanto fondamentale interesse alla tutela del paesaggio, trattandosi, quello orvietano, di un territorio con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità, nonché da piano regolatore strutturale come unità di paesaggio compreso tra le colline argillose di Fabro, Allerona e Ficulle».

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