Due anni di ‘Puzzle’, Anci traccia il bilancio

Perugia, presentati i risultati del progetto di accoglienza messo in campo da numerosi soggetto istituzionali

Condividi questo articolo su

Un vademecum operativo per la gestione delle procedure previste nel sistema di prima accoglienza per richiedenti la protezione internazionale, uno per l’insegnamento della lingua italiana in contesti migratori con un manifesto di linee guida e un’azione di ‘Community’: sono queste le attività più rilevanti portate avanti da Anci Umbria e frutto del progetto ‘Puzzle’, giunto a conclusione dopo un percorso durato quasi due anni. I risultati complessivi del progetto sono stati presentati venerdì mattina durante il seminario che si è svolto nella sala del consiglio provinciale di Perugia.

Le tre azioni di Anci Umbria

Il vademecum sulle procedure di prima accoglienza intende individuare prassi operative condivise e omogenee tra i diversi attori coinvolti, garantire il diritto di accesso ai servizi sul territorio ai beneficiari dei progetti di prima accoglienza e tutelare il lavoro degli operatori dei servizi territoriali per fornire risposte omogenee. La guida per l’insegnamento della lingua italiana prevede la predisposizione di materiale didattico condiviso, la formazione e selezione degli insegnanti di italiano e l’individuazione di nuovi ambiti di collaborazione e di lavoro congiunto per migliorare l’offerta della formazione linguistica, progettata sui bisogni della persona. Il progetto ‘Community’ ha messo in relazione le diverse realtà locali, in particolare i beneficiari con le associazioni del territorio, i cittadini e le imprese del settore innovazione, per generare modelli di inclusione sociale.

Finalità del progetto

Il progetto FAMI 2014-2020 ‘Puzzle – Interventi per il potenziamento dell’accoglienza in Umbria’ era finalizzato a rafforzare e strutturare, sul territorio umbro, in maniera sistemica l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e di promuovere e facilitare processi di integrazione dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale. ‘Puzzle’ è finanziato dal Fondo Europeo Migrazione e Integrazione 2014-2020 che ha come capofila la prefettura di Perugia, sviluppato in partnership con Anci Umbria, Usl 2, Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e soggetti del privato sociale, con l’adesione della prefettura di Terni, della Regione Umbria e della Usl Umbria 1.

L’attività in numeri

Le guide sono la sintesi di un lavoro di monitoraggio, realizzato attraverso una serie di interviste sia ai vari soggetti partecipanti al Tavolo, sia ai beneficiari, che ha portato ad evidenziare punti di forza e di debolezza nel sistema di accoglienza. Sono emerse diverse criticità, fra cui la difficoltà per i beneficiari di apprendimento della lingua italiana; la non omogeneità delle procedure relative al rilascio dei permessi di soggiorno, alla tessera sanitaria e all’iscrizione anagrafica. Le interviste effettuate sono state dieci; sei gli incontri del tavolo di azione tematico ‘procedure’ e sette quelli di ‘innovazione e rigenerazione sociale – apprendimento dell’italiano’; più di venti le ore a supporto degli interventi di mediazione dei conflitti sorti nella convivenza interna ai Cas; cinquanta interventi a supporto dell’attività di comunità; sette interventi complessi di comunità svolti nei territori in cui la presenza di alcuni Cas ha evidenziato conflitti.

La mostra fotografica

Per raccontare come le diverse azioni previste dal progetto si sono sviluppate è stata allestita una mostra con foto e testi che documentano alcuni dei momenti più significativi. È stato anche presentato un filmato con interviste a operatori e beneficiari delle azioni previste dal programma.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli