«Educare ad una corretta alimentazione per un benessere fisico e mentale»

«In Italia più di 25 mila persone sono obese o in sovrappeso». Parla la biologa nutrizionista ternana, Virginia Gentili

Condividi questo articolo su

di Francesca Torricelli

«In Italia più di 25 mila persone sono obese o in sovrappeso, ovvero più del 46% degli adulti ed il 26% dei bambini e adolescenti tra i 3 e i 17 anni. L’eccesso ponderale favorisce l’insorgenza di numerose patologie e/o aggrava quelle già persistenti, riducendo in questo modo la durata e la qualità della vita. Che cosa dobbiamo dunque fare? È necessario instaurare delle sane e corrette abitudini alimentari che vengano protratte nel tempo». Il compito di un esperto nella nutrizione è dunque quello di divulgare ed aiutare le persone nell’educazione alimentare. A parlarcene è una biologa nutrizionista ternana, la dottoressa Virginia Gentili.

La salute prima di tutto

«La dieta – spiega la dottoressa – in maniera errata viene spesso vista solo come strumento di dimagrimento, quando invece dovrebbe diventare una buona abitudine per un benessere fisico e mentale. La salute, purtroppo, quando si parla di alimentazione, non sempre viene messa al primo posto, si pensa prima all’aspetto fisico, ci si concentra solo su un risultato esteriore. Quello su cui noi professionisti e medici cerchiamo di puntare è invece migliorare lo stile di vita delle persone tramite l’alimentazione e una giusta dose di attività fisica, in base alle diverse età e situazioni. Mangiare bene in primis per stare bene, poi anche per vedersi bene e in forma. Sicuramente nell’ambito dell’alimentazione ha una grande influenza anche l’aspetto psicologico che non deve essere tralasciato; il cibo può essere infatti visto come una zona di confort o una valvola di sfogo o ancora una ricompensa. Questi atteggiamenti non vanno estremizzati in quanto possono portano ad instaurare un rapporto disfunzionale con il cibo. Ovviamente ci troviamo in un Paese che basa molti momenti della convivialità sul cibo, ma in primis va data a questo una connotazione nutrizionale. Cibo come nutrimento e come medicina».

Virginia Gentili

Le diverse fasi della vita

Una corretta alimentazione, secondo la dottoressa Gentili, «è fondamentale in ogni fascia d’età. A partire dallo svezzamento ad esempio, e nella fase di crescita. In questo periodo infatti nel bambino si creano le basi per l’adulto che diventerà. Due bambini su dieci (20%) in Italia sono in sovrappeso e uno su dieci (10%) è obeso, con una tendenza crescente dal nord al sud. La fascia d’età più colpita è quella dai 6 anni in su. Ciò che è più allarmante, però, è che il 50% dei bambini e degli adolescenti obesi manterrà questa condizione anche in età adulta e ciò è dovuto alla caratteristica delle cellule del tessuto adiposo, chiamate adipociti, a rimanere in modo perenne nel nostro organismo. L’alimentazione è importante in tutte le fasi della vita di un essere umano anche nell’anziano in cui si registra tendenzialmente una perdita di massa muscolare (sarcopenia) in quanto si tende ad avere una vita più sedentaria e un’alimentazione meno equilibrata facilitando così alcune problematiche come l’osteoporosi. Anche qui, una giusta educazione alimentare può rallentare diversi processi e permettere alla persona anziana di vivere al meglio la sua età». Alimentazione nella donna e quindi a sostegno della vari fasi della vita di questa. «Ciò che mangiamo influenza la fertilità , la gravidanza e il futuro quindi dei futuri nati, dunque anche durante la gravidanza è importante mantenere un peso nella norma per ridurre il rischio di parto pretermise e diabete gestazione ad esempio. Nel corso della menopausa l’alimentazione deve accompagnare questo momento di estremo cambiamento in quanto può contribuire al miglioramento dell’umore, le vampate di calore e i disturbi del sonno. Un’alimentazione sana deve essere un’alleata costante, insieme all’attività fisica, della nostra vita per abbassare l’incidenza di malattie cardiovascolari, malattie metaboliche, diabete mellito di tipo 2 e alcune forme tumorali».

Gli strumenti per una corretta alimentazione

Un pasto equilibrato «è composto da carboidrati, proteine e lipidi, una porzione di verdura ad ogni pasto e una componente di fibra, conferita dai legumi, da alcuni tipi di verdura o cereali integrale», spiega. «Dunque bisogna attenersi alla dieta mediterranea, riconosciuta nel 2010 dall’Unesco come patrimonio culturale, che si presenta come modello di dieta sana e sostenibile. La parole chiave rimane equilibrio e varietà alla base di alcune semplici regole. Per quanto riguarda i carboidrati è consigliabile una porzione di questi ad ogni pasto principale alternandole durante la settimana: pasta, riso, farro, pane, patate, piadina, cous cous. Lo stesso vale per le proteine: 3 o 4 volte a settimana mentre per la carne bianca e per il pesce, 4 o 6 uova in totale a settimana aumentando il consumo di pesce azzurro, e 3 o 4 volte a settimana i legumi fonte proteica vegetale importante. Ad ogni pasto è importante la porzione di verdura e 3 porzioni al giorno di frutta, cercando di rispettare la stagionalità di questi e magari acquistando questi prodotti dai venditori locali. La fonte di grasso che dobbiamo prediligere invece è quella derivante dall’olio evo, dalla frutta secca e da alcuni tipi di pesce come il salmone, ricco di omega3. Di fondamentale importanza è l’idratazione in quanto l’acqua è alla base dei nostri processi metabolici dunque bisogna impegnarsi a rimanere idratati durante la giornata. Il consiglio ovviamente è anche quello di ridurre i cibi ultraprocessati, confezionati e di porre attenzione ai condimenti, senza eccedere nel consumo di sale, porre attenzione ai metodi di cottura e ridurre le bevande alcoliche. Questo sono le linee guida standard che ovviamente vanno adattate all’età della persona, alle problematiche di salute, allo stile di vita».

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli