Ex Novelli, esposto all’orizzonte

Terni, Alimentitaliani ha messo in ferie forzate una trentina di impiegati che per protesta hanno ‘occupato’ l’atrio della sede

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Le lettere ricevute dai lavoratori

Ex Novelli, nuova settimana e altri problemi, inattesi. Amara sorpresa lunedì mattina per una trentina di impiegati che, una volta sospeso lo sciopero, sarebbero dovuti rientrare al lavoro: Alimentitaliani ha fatto scattare le ferie per un «programma di smaltimento».

I LAVORATORI SOSPENDONO LO SCIOPERO, MA NIENTE STIPENDI

Un mese di stop La nuova proprietà ha imposto un mese di ferie per coloro che erano in sciopero e che, nello scorso weekend, avevano deciso di sospenderlo. Tutto inutile: per loro – impiegati a Terni – né lavoro né accredito dell’anticipo sullo stipendio.

I lavoratori con ferie forzate: nessuna intenzione di muoversi dall’atrio

ALIMENTITALIANI: «LA TRATTATIVA E’ CHIUSA»

Gli applausi ironici Gli altri lavoratori (una ventina) invece sono entrati regolarmente e ciò ha creato tensione, malumore e rabbia per coloro che non hanno potuto farlo: dai colleghi si aspettavano infatti quella solidarietà che invece è venuta a mancare e, al momento di ‘salutare’ l’ingresso, sono partiti degli applausi ironici. Tra di loro c’è anche chi – una donna – ha avuto un malore.

PAOLO SCIABOLETTA (FLAI-CGIL): «ATTEGGIAMENTO INATTESO DALL’AZIENDA. CERCHEREMO DI RICOMPATTARE I LAVORATORI», VIDEO

Malore per un’impiegata

La comunicazione «Con la presente – la nota fatta arrivare agli impiegati – le comunichiamo che a decorrere dalla data odierna e fino al 14 maggio, dovrà assentarsi dal lavoro per godere delle ferie maturate. Ciò si rende necessario al fine di procedere con un programma di smaltimento ferie arretrate».

Gli stipendi e i sindacati Gli impiegati hanno quindi chiesto un aggiornamento sulla situazione del ‘monte ferie’ di ciascuno e sugli stipendi. Possibile che arrivi una risposta nel pomeriggio. Sindacati intenzionati ad attivare gli uffici legali per dirimere la questione: «Dopo il segnale distensivo – le parole di Paolo Sciaboletta della Flai-Cgil – uscito fuori dal coordinamento nazionale di sabato, di certo non ci aspettavamo questo tipo di atteggiamento. Verificheremo nelle sedi opportune per tutelare i diritti dei lavoratori». Sindacati che stanno cercando di contattare il sindaco, Leopoldo Di Girolamo, e il vice presidente della Regione, Fabio Paparelli.

Divisioni Applausi ironici e contrasti con gli impiegati che sono entrati: «Le polemiche tra di loro – conclude Sciaboletta – sono inevitabili e non è la prima volta che accade. Cercheremo di ricompattare tutto il fronte dei lavoratori». Che per ore hanno stazionato nell’atrio della palazzina degli uffici.

«Evitare inasprimento» Per il senatore del Pd, Gianluca Rossi, «gli atti provocatori e unilaterali di Alimentitaliani non aiutano alcuna prospettiva industriale del gruppo ex Novelli, al contrario, alzano il livello di scontro in una situazione di crisi già acuta. Negare gli stipendi ai lavoratori ed obbligarli ad un mese di ferie sono scelte illogiche, soprattutto perché i lavoratori, di intesa con le organizzazioni sindacali, hanno rimosso lo sciopero. Condizione in genere necessaria per riprendere il dialogo. Se questa è la strada che i proprietari hanno deciso di percorrere, non potremo che assistere ad un inasprimento della situazione, una circostanza da tamponare rapidamente, per evitare perdite di lavoro e scenari non certo auspicabili. È quindi fondamentale – conclude il parlamentare – che il Ministero dello sviluppo economico intervenga ad horas per ripristinare la situazione e la prosecuzione delle trattative».

Forza Italia «A fronte – la nota del coordinamento comunale di Terni – di questa ulteriore situazione di tensione, che di certo non agevola il buon esito della trattativa – oltre a creare una sempre maggiore tensione tra gli stessi lavoratori – come Forza Italia vorremmo sapere che cosa sta facendo il sindaco Di Girolamo per risolvere da par suo questa crisi tutelando, in primo luogo, i dipendenti, nonché cittadini ternani, che nel momento in cui scriviamo stanno vivendo attimi concitati e di grave preoccupazione».

PARLA LEOPOLDO DI GIROLAMO: «FERIE, FORZATURA DA TOGLIERE»

Il sindaco Di Girolamo all’ex Novelli

Il sindaco Intorno alle 13 al cancello di Alimentitaliani è arrivato il sindaco Di Girolamo, che aveva già incontrato i lavori nei giorni scorsi, sia in Comune che sotto il tribunale: ai lavoratori è stato assicurato, tanto verbalmente quanto indirettamente, che l’anticipo delle spettanze arretrate verrà pagato il 15 aprile, ma loro non si fidano e voglio ricevere una comunicazione scritta: «Altrimenti – hanno ribadito – da qui non ce ne andiamo».

Ipotesi-procura Poco dopo le 13.30 i lavoratori sono usciti dall’atrio con l’intenzione di andare in procura per informare l’autorità giudiziaria circa la situazione venutasi a creare. Dopo una breve riflessione gli stessi hanno deciso che a compiere il passo debbano essere i sindacati, in primi per evitare ulteriori problemi di carattere giudiziario e lavorativo.

Seguono aggiornamenti

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