FameLab, un ternano tra i top mondiali

Terni, il ricercatore Lorenzo Pizzuti ha partecipato alla finale mondiale del contest di comunicazione scientifica

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Pizzuti Borgani

Pizzuti si è qualificato per l’atto finale di Cheltenham grazie al successo nella competizione italiana

di S.F.

Dall’Agenzia Spaziale Italiana di Roma – dove ha vinto ‘FameLab talking science’ Italia – al Cheltenham Ladies Colleges’ Parabola Arts Center, Regno Unito, sede della finale mondiale del contest rivolto a scienziati, ricercatori o studenti universitari interessati al mondo scientifico. Dove Lorenzo Pizzuti, 24enne ternano impegnato nel dottorato a Trieste con Stefano Borgani – ternano anche lui e direttore dell’osservatorio astronomico, l’Inaf – ha ben figurato nell’atto conclusivo della sfida tra comunicatori scientifici. A vincere il malese Abhi Veerakumarasivam.

I finalisti (foto FameLab international)

I finalisti (foto FameLab international)

La sfida – in lingua inglese – consisteva nel raccontare in tre minuti e poche parole un argomento scientifico alla platea presente. E Pizzuti si è guadagnato l’accesso alla finalissima a 12 (27 i comunicatori scientifici in gara nella semifinale di mercoledì) parlando dello spazio-tempo – primo minuto speso, in tal senso, su IronMan e Captain America – che si deforma con la massa: pass conquistato grazie ai ratings del voto online dell’audience, che lo hanno premiato.

pizzuti famelab

Pizzuti si è guadagnato l’accesso alla finale di giovedì grazie ai ratings dell’audience vote (foto FameLab)

I rivali che hanno conteso a Pizzuti il titolo mondiale di FameLab sono stati Dina El-Zohiry (Egitto), Alba Aguion (Spagna), Kyle Evans (Regno Unito), Nozipho Gumbi (Sudafrica), Erinn Fagan-Jeffries (Australia), Leandros Lamnis (Grecia), Ilissa Ocko (Stati Uniti), Aida Rafat (Qatar), Constantinos Timinis (Cipro), Abhi Veerakumarasivam (Malesia) e Karolina Nowak (Polonia).

Nella finale di giovedì sera il 24enne ternano si è presentato sul palco per parlare del suo argomento ’forte’, la materia e l’energia oscura, cercando – domande tecniche della giuria del Cheltenham science festival – di spiegare la differenza tramite degli esempi. Per lui la soddisfazione, seppur senza vittoria, di aver raggiunto un traguardo comunque prestigioso per un ricercatore.

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