FdI-An: «Mobilitazione contro lo ‘Ius soli’»

Parte da Terni – oltre che da Narni, Orvieto, Fabro e Guarda – la raccolta di firme proceduta al referendum «nel caso in cui la legge attuale venisse modificata»

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La raccolta di firme – contro la riforma della legge sulla cittadinanza, contro il così detto ‘Ius soli’ – è ormai cosa decisa e Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale della provincia di Terni l’avvierà nei prossimi giorni.

L’annuncio Ad annunciarlo sono stati, martedì, Alfredo De Sio, del coordinamento nazionale del partito, Elenora Pace e Marco Cecconi, coordinatori provinciale e comunale, insieme alla giovane neo coordinatrice narnese, Rebecca Poggiani: «Nel 2016 – è stato detto – in Italia sono state concesse 202 mila nuove cittadinanze a persone provenienti da altri Paesi sulla base delle norme già esistenti. Ecco perché non riteniamo necessarie accelerazioni o scorciatoie, perché per noi il diritto di nascita questo è»

‘Ius soli’, perché no «La cittadinanza – si legge nel documento con cui si annuncia l’iniziativa – non è qualcosa di accidentale ma è frutto della trasmissione secolare di valori condivisi; servono leggi per attrarre cervelli, non per attrarre persone non qualificate con il miraggio delle cittadinanza facile». Quello proposto, secondo FdI-An, «non è modello di accoglienza ma strumento di sostituzione etnica. L’Italia ancora di più diventerebbe colonia europea dove parcheggiare e stazionare manodopera a basso costo per il resto dell’Europa. Lo ius soli renderebbe quasi impossibile il reimpatrio di chi si macchia di reati comuni (rapine, furti in abitazione, truffe, lesioni, maltrattamenti, stalking, eccetera) per il diritto al mantenimento dell’unità famigliare, polverizzando la possibilità di risposta alla criminalità proveniente da altri Paesi». Insomma, secondo i promotori dell’iniziativa, «la cittadinanza è frutto della trasmissione del valori del propri genitori; si può anche scegliere la propria Patria di elezione ma solo dopo avervi vissuto per 10 anni, aver dimostrato di avere reddito sufficiente a vivere dignitosamente e a non pesare sul welfare italiano, non essere stato condannato per reati di allarme sociale e contro la persona e il patrimonio, aver dimostrato dì aver metabolizzato valori italiani».

Le firme La petizione «che sarà la base per lanciare un referendum abrogativo, nel caso in cui si decida di accelerare per la modifica della legge attualmente in vigore – è stato spiegato – potrà essere firmata nei tavoli che allestiremo a Terni (in piazza della Repubblica), Narni, Orvieto, Fabro e Gurdea per iniziare. Ma ci stiamo organizzando per portare la raccolta di forme in altri Comuni. L’iniziativa, almeno per il momento, è tutta sulle nostre spalle, anche se abbiamo chiesto ad altre forze politiche di centro destra di unirsi a noi in questa con consideriamo una battaglia di civiltà».

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