Trovata morta in casa a Ponte San Giovanni. Il ricordo sui social

Giuseppina Mingozzi, 60 anni, morta da diverse settimane, ma la scoperta è avvenuta solo in questi giorni. Il ricordo di Mincigrucci

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Si sono tenuti giovedì mattina, nella chiesa parrocchiale di Pieve di Campo, i funerali di Giuseppina Mingozzi, la donna di 60 anni trovata morta nella sua abitazione di via Adriatica, a Ponte San Giovanni, immediata periferia di Perugia.

Morta da diverse settimane

La donna, che viveva da sola, era morta da diverse settimane, secondo la ricostruzione fatta dai sanitari, giunti sul posto dopo che i carabinieri avevano trovato il corpo. Cause naturali.

Irruzione dei vigili del fuoco

La segnalazione è partita da alcuni conoscenti, che non la vedevano più in giro, nemmeno a fare la spesa. Hanno pure provato a contattarla ma il citofono risultava muto. Da qui l’allarme. L’ingresso nell’appartamento grazie ai vigili del fuoco.

I funerali giovedì a Pieve di Campo

A farsi carico delle esequie i cugini Alberto, Erica, Anna e Federica, parenti più prossimi della donna, che chiedono come segno di vicinanza non fiori ma offerte all’Associazione italiana per la ricerca sul cancro.

Il ricordo di Gianfranco Mincigrucci

La morte di Giuseppina mi rattrista profondamente perché la immagino morire senza nessun conforto dentro una grande casa fredda.
La ricordo quando ultimamente girava con il suo cagnolino che la affiancava come fosse un amico di lungo corso.
Viveva sola, era l’unico affetto che aveva ma era tutto Suo perchè la gente in genere preferiva ignorarla.
L’ultima volta che l’ho vista non aveva con se il suo fido amichetto simile ad una piccola volpe. Camminava, come sempre, con la testa bassa un po’ incerta nel suo incedere che ricordo abbastanza svelto. L’ho salutata ma non credo mi abbia riconosciuto perché non mi ha risposto. Volevo fermarla per chiederle che fine avesse fatto il suo cagnolino ma non ne ho avuto il coraggio per paura che mi dicesse che fosse morto.
Ho voluto pensare positivo e che fosse a casa che l’aspettava.
Mi confortava sapere che aveva una compagnia, un affetto e che non era totalmente sola.
È stata una amica di gioventù perchè frequentavamo gli stessi luoghi le stesse amicizie poi, crescendo, ci siamo persi di vista. La vita ci ha portato a percorrere strade diverse come sempre accade.
Questa mattina passeggiando con il mio cagnetto Potty sono rimasto malissimo nel leggere il suo nome sulla bacheca dei manifesti funebri.
Non mi aspettavo di saperla morta prematuramente.
Ora che stò scrivendo di Lei mi sento responsabile della nostra indifferenza, del nostro egoismo, che di sicuro la faceva soffrire, tant’è che quando i vigili del fuoco l’hanno ritrovata era già morta da più di un mese.
Riposa in pace Giuseppina e perdonaci.
L’ultimo saluto che Ti posso donare sono le lacrime che nascono dalla nostra colpevole indifferenza e la mia sincera commozione.
Addio Giusy!

Gianfranco Mincigrucci – Presidente Consulta dei Rioni e delle Associazioni di Ponte San Giovanni

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