Giornata speciale per il panathlon ternano: c’è la festa per i 60 anni

Si tiene a Narni alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni. Conclusione alla taverna di Mezule

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27 febbraio 1953: a Terni alcuni eccellenti sportivi si riuniscono per fondare il club ternano del Panathlon, aderendo al Panathlon Italiano nato a Venezia nel 1951 con il nome di Dinar Sport. Nasceva così l’81° club per iniziativa di Ivan Boncompagni, Alvaro Garzuglia, Rodolfo Latini, Aristide Proietti, Teodoro Pallotta e Sergio Torelli.

Il 2023 segna i 60 anni di vita del club ternano, con attività ininterrotta nonostante gli eventi non sempre positivi. Tanti presidenti si sono succeduti, tanti consigli direttivi, tante commissioni operative, per arrivare a domenica 5 marzo a festeggiare tanta longività. A Narni, con la preziosa collaborazione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Lorenzo Lucarelli e dalla vice Alessia Quondam Luigi, sarà il teatro Manini ad ospitare la celebrazione l’importante ricorrenza.

Intorno alle socie ed ai soci del club ci saranno il presidente del Panthlon International, lo svizzero Pierre Zappelli, il presidente del Distretto Italia Giorgio Costa, la governatrice dell’Area 10 Umbria Rita Custodi, Il presidente del Coni regionale Domenico Ignozza, sindaco e vice del Comune di Terni, il sindaco di Terni Leonardo Latini con la vice Benedetta Salvati, il sindaco di San Gemini Luciano Clementella. Particolare importante è la presenza degli altri quattro club Umbri di Perugia, Orvieto, Clitunno e Valtiberina con in testa i loro presidenti.

Il programma culturale della giornata prevede la vista a Narni sotterranea ed al museo multimediovale della Corsa all’Anello narnese. La manifestazione terminerà con la conviviale presso la taverna del terziere Mezule in pompa magna con i tradizionali costumi narnesi. Il club di Terni, presieduto da Benito Montesi, ha pubblicato un libro sulla ricorrenza, una preziosa traccia degli ultimi 10 anni – dal 50ennale al 60ennale – curato brillantemente dal segretario del club Maurizio Catanzani. In definitiva una vera festa dello sport, quello buono, con i valori etici e sociali che caratterizzano il vivere panathletico.

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